Ecco i ministri del governo Monti. Le scandalose nomine last minute degli ex Gelmini e Galan

16 Novembre 2011   12:53  

Ecco la composizione del Governo Monti. Il nuovo esecutivo potrebbe giurare già oggi pomeriggio. Per l'articolo 92 della Costituzione i ministri sono nominati con decreto dal presidente della Repubblica su proposta del premier. Tra giovedì e venerdì i due rami del Parlamento saranno chiamati ad esprimersi sulla fiducia al nuovo governo: prima il voto al Senato, poi alla Camera.

Ha detto il premier Mario Monti: ''La non presenza di personalità politiche nel governo, agevolerà anzichè ostacolare il radicamente, perchè toglierà un motivo di imbarazzo".E ha aggiunto: "la blindatura di un governo dipende dalla sua capacità di agire incisivamente e di spiegare ai cittadini e al parlamento la portata della sua azione. Questa è la blindatura che cercherò con i miei ministri". "Avremo occasione di presentare il programma del governo alle due Camere, a cominciare domani dal Senato".

Presidente consiglio e economia ad interim: Mario Monti

Esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata

Interni: Anna Maria Cancellieri

Giustizia:  Paola Severino

Difesa:  Gianpaolo di Paola

Sviluppo economico e infrastrutture: Corrado Passera

Agricoltura: Mario Catania

Ambiente:  Mario Clini

Lavoro e politiche sociali:  Elsa Fornero

Salute:  Renato Balduzzi

Università e Istruzione: Franceso Profumo

Cultura:  Lorenzo Ornaghi

Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi

Turismo e Sport: Piero Gnudi

Coesione territoriale: Fabrizio Barca 

Rapporti con il Parlamento: Piero Giarda

Cooperazione internazionale: Andrea Riccardi


Monti proporrà al Cdm la nomina di Antonio Catricalà, attuale presidente dell'Antitrust, a sottosegretario della Presidenza del Consiglio.

 

E INTANTO GALAN HA NOMINATO MOGLI DI ONOREVOLI E QUELLA DI GIULIANO FERRARA

Il ministro uscente dei Beni Culturali Giancarlo Galan ha firmato il 2 novembre il decreto di nomina della nuova Commissione per la cinematografia per il biennio 2011-2013, pubblicato ieri. Questi alcuni nomi: Valeria Licastro Scardino (responsabile relazioni esterne Mondadori e consorte di Antonio Martuscello, ex parlamentare Forza Italia), Antonia Postorivo (moglie del senatore del Pdl Antonio D’Alì), Anselma Dell'Olio (moglie di Giuliano Ferrara), Antonio Ferraro, Gianvito Casadonte; Luigi (Gigi) Marzullo, Carlo Puca (giornalista Panorama-Mondadori).


L'ULTIMO CAPOLAVORO DI MERITOCRAZIA DELLA MINISTRA GELMINI
 
E’ Gian Antonio Stella a dar fuoco alle polveri sul Corriere della Sera, cominciando l’articolo scrivendo per 37 volte la parola “merito”, lo stesso numero di volte che Mariastella Gelmini l’aveva scritta nella sua legge. Per poi ricordare che tra il dire e il fare ci sono di mezzo le nomine all’università:

'' Fedele ai convincimenti granitici, ha raccontato sul Secolo XIX Francesco Margiocco riprendendo una denuncia del sito web «Articolo 33», la signora ha dunque deciso di chiudere l’esperienza ministeriale con una nomina impareggiabile. E ha piazzato nel consiglio di amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche un giovane astro nascente della politica del merito: Gennaro Ferrara, 74 anni, collezionista di poltrone di ogni genere ma soprattutto per 23 anni rettore di quella che probabilmente è l’università più nepotista d’Italia, la napoletana «Parthenope». Oltre a finire sui giornali come il peggiore ateneo del Paese nella classifica del Sole 24 ore o per una stupefacente convenzione con la Uil che assicurava ai suoi iscritti un riconoscimento fino a 60 crediti per la laurea triennale in giurisprudenza con uno sconto di un anno su tre, il prof. Ferrara è celeberrimo tra gli amanti dell’«University Horror Show» per il grappolo di parenti piazzati nel suo regno.
E per la strepitosa intervista data a Nino Luca, autore di Parentopoli / Quando l’università è affare di famiglia. Un’intervista dove, vistosi rinfacciare di aver sistemato nella «sua» università «la seconda moglie, il di lei fratello, una figlia e i mariti delle due figlie», l’allora rettore rispondeva così: «Io vorrei parlare con un giornalista che faccia un articolo forse più stucchevole ma che, con argomentazioni e approfondimenti, possa farsi capire dal lettore. Se noi trattiamo “Parentopoli” in termini scandalistici non va bene. Glielo dice sa chi? Il secondo di otto figli di un operaio. Io invidiavo quelli che nascevano nelle famiglie di un certo… Le posso dire con orgoglio che nessuno può chiedermi chi mi ha aiutato. Imiei parenti, mia figlia, devono dimostrare ogni giorno di valere. Ma perché non intervistate loro?». «Chi?», gli chiedeva Nino Luca: «i due generi Federico Alvino (che tutti danno come il suo successore designato) e Gabriele Carbonara? Sua figlia? La sua seconda moglie e suo fratello? Chi devo intervistare?». «Tenga presente una cosa. Se vuole, lei può parlare con loro ma non è giusto “stare scritti” sui giornali… ». Grazie per il regalo d’addio, signor ministro: proprio l’uomo giusto per rilanciare il Cnr e la politica del merito.''


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