Il decreto numero 44 sull'adeguamento energetico degli edifici classificati ''E'', nonostante la precisazione dell'articolo 1, comma 1 - edifici per i quali è stata adottata la scelta di procedere alla riparazione e miglioramento sismico in ottemperanza alla OPCM 3790/2010 e relative linee di indirizzo - che sembra escludere in un primo momento le cosidette 'E' leggere, ovvero quelle senza danni strutturali che vengono trattate come delle ''super B'', in realtà - secondo quanto ci dice l'ing. Michelangelo Valente dello studio Casarchitettura, è applicabile anche ad esse.
La risposta viene direttamente dal sito del Commissario alla ricostruzione che tra le risposte ai quesiti sugli edifici nell'aggiornamento del primo marzo porta tale dichiarazione: ''il Decreto n. 44 si applica a tutti gli edifici con esito “E” per i quali siano necessari interventi di manutenzione straordinaria. Pertanto, si ha diritto al contributo per il miglioramento energetico anche nel caso in cui si proceda unicamente ad interventi di rafforzamento locale, purché questi ultimi possano essere qualificati quantomeno come interventi di manutenzione straordinaria ai sensi degli artt. 3, lett. b), D.P.R. 380/01 e 3, comma 2, lett. C), punto 1), D.Lgs. 192/05''.
Il vero problema sta nei costi, in quanto i calcoli relativi all'adeguamento energetico non sempre rientrano nella soglia di costo al metro quadro prevista di 130 €/mq comprensiva di IVA e spese tecniche. Perciò i proprietari potrebbero vedersi imputare l'extra dei maggiori costi, o se decidessero di mandare tutto in fumo l'ulteriore parcella dei tecnici.
A questo punto però ci chiediamo per quanto tempo i proprietari delle case 'B' che hanno ricevuto solo il rafforzamento dei loro edifici senza l'adeguamento termico, interventi di manutenzione straordinaria, resteranno in silenzio invece di reclamare un estensione del decreto 44 anche a tale categoria.
emanuela bruschi
