Edilizia, per il 2009 previsioni fosche anche nel teramano

06 Febbraio 2009   13:18  

Nella provincia di Teramo si e' evidenziato nel 2008 un andamento in controtendenza rispetto alle altre province abruzzesi sia per il numero degli affidamenti (+10,53%) che per gli importi delle gare (+21%). Pur tuttavia a livello regionale solo il 18% (la provincia rappresentava il 13% nel 2007) degli importi messi a gara riguardano le stazioni appaltanti teramane, dato che conferma la provincia di Teramo fanalino di coda sia nel 2007 che nel 2008 per quanto concerne gli importi complessivi delle gare pubbliche appaltate nella regione Abruzzo. E' questo uno dei dati piu' importanti resi noti dalla giunta dell'Ance Teramo, che oggi ha incontrato gli organi di informazione. Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al presidente Serafino Pulcini, i vicepresidenti Ezio Iervelli, Valentino Piergallini, Silvio Diodoro, Daniele Palumbi ed il direttore Marco Fabiocchi. L'aumento del 5% e' stato determinato dal bando pubblicato dal Consorzio di Bonifica Nord, dell'importo di circa 7 milioni di euro. Tra gli enti pubblici che hanno investito di piu' in opere pubbliche vanno segnalati rispetto al totale dei lavori affidati da tutte le stazioni appaltanti della provincia l'Amministrazione provinciale, + 4%, il Ruzzo, + 3%, il Comune di Giulianova, + 3% ed il Comune di Sant'Egidio alla Vibrata, +2%. Con la gestione commissariale il Comune di Teramo, invece, che nel 2007 pesava sul complesso delle opere appaltate per il 16%, nel 2008 incide per il 5%. Dati alla mano, come risulta dall'analisi congiunturale effettuata dal Centro Studi dell'Ance Teramo sulla base dei dati forniti dalla Siag (Servizi informativi e consulenza appalti) nel 2008 in Abruzzo si e' evidenziata una riduzione degli importi complessivi degli affidamenti del 15%, passati dai 318.248 a 270.383 ed un incremento del numero degli affidamenti del 2% che passano da 742 a 759. Si puo' constatare che il maggior numero degli interventi insiste nelle prime due classi d'importo dei lavori (fino a 500.000 Euro) che racchiudono circa l'87% degli affidamenti complessivi ed il 44% (120.503.000 euro) del totale dei lavori appaltati. Pertanto con le modifiche approvate in sede di conversione in legge del decreto 162/08 (sull'adeguamento dei prezzi ai materiali da costruzione) l'87% dei bandi della nostra regione possono essere affidati con la procedura della trattativa privata.

L'Ance, inoltre, per tracciare le prospettive 2009 ha effettuato una indagine a campione sulle imprese associate, alle quali e' stato chiesto di valutare i rapporti con gli istituti di credito nel 2008, e fare delle previsioni per l'anno seguente. La crisi, e' stato detto, e' acuita dal comportamento degli istituti di credito, che centellinano il credito e non credono piu` nelle iniziative degli imprenditori. Il 56% del campione di aziende che ha partecipato all`indagine dell'Ance denuncia infatti un allungamento dei tempi di istruttoria, il 55% un aumento dello spread praticato, il 46% una richiesta di garanzie aggiuntive, il 36,7% una riduzione della quota di finanziamento sull`importo totale dell`intervento. Questo atteggiamento, incomprensibile specie dopo i tagli dei tassi d`interesse da parte della Bce, sta bloccando sia le iniziative di acquisto delle famiglie sia quelle di investimento delle aziende, che si trovano sempre piu` spesso costrette a rinviare, se non addirittura ad annullare, gli interventi programmati. ``A questo si aggiungono - afferma il presidente dell'Ance Teramo Serafino Pulcini - i ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. Un fenomeno purtroppo non nuovo, dovuto ai vincoli imposti dal patto di stabilita' interno, ma che in questa fase di pesante crisi sta ulteriormente aggravando i problemi di liquidita' delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, gia' soffocate dalla stretta del credito``. La stretta creditizia e' un fenomeno che ha riflessi negativi anche sui pagamenti dei contributi alla Cassa Edile. A settembre 2008 si e' registrato un incremento del tasso di morosita' del 28%, perche' si e' passati da una media dell'8% del 2007 al 10% del 2008, con un aumento significativo tra luglio e settembre con punte del 13%. Per quanto concerne il numero delle imprese iscritte alla Cassa edile nel corso del 2008 (con l'esclusione del mese di dicembre) si e' registrata una diminuzione media dell'1,26% con punte ad ottobre e a novembre del 6,38% e del 7,34%; il monte salari e' diminuito mediamente del 3,13%, mentre il numero degli operai iscritti e' sceso del 5%, con una progressiva diminuzione da settembre. In aumento anche le ore di cassa integrazione. Sia le domande presentate che le ore autorizzate sono decisamente in aumento rispetto al 2007, rispettivamente del 19,4% e del 26,7%.


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