Elezioni 2010, istruzioni di voto interpretate e corrette

Lo spot istutizionali delle elezioni rivisto in chiave ironica, alla luce delle recenti disposizioni del decreto legge interpretativo e dei misfatti romani

Testo: Domenica 28 e lunedì 29 marzo si vota per il rinnovo delle amministrazioni in 13 regioni, 4 province, 465 comuni.
Gli elettori del PDL avranno a disposizione anche qualche giorno della settimana successiva. Prima del voto riceveranno un panino in dotazione. Potranno scegliere tra: salsiccia, porchetta e mortadella.

Per presentare le liste regionali, provinciali, o comunali è necessario, o meglio, è consigliato, raccogliere le firme, il cui numero varia a seconda della popolazione dei residenti nella regione, nella provincia o nel comune.

I partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alla competizione elettorale possono raccogliere le firme negli uffici comunali o in altri luoghi pubblici. Il Pdl può raccoglierle dove e quando vuole. Per il partito del premier sono ritenute valide anche le firme false, quelle con timbri irregolari e quelle non autenticate. così da restituire il diritto di voto agli elettori.

Gli elettori possono sottoscrivere una sola lista regionale, una sola lista provinciale e una sola lista comunale. Il governo sta mettendo a punto un decreto per semplificare le votazioni. Quando entrerà in vigore ci saranno solo liste del partito della libertà.

Le firme per la presentazione delle liste dei candidati dovrebbero essere autenticate da notai, giudici di pace, cancellieri di corte d'appello e di tribunali e dagli altri soggetti previsti dalla legge, ma i partiti di maggioranza possono, per decreto, fare quel cazzo che vogliono.

Le liste dei candidati dovranno essere presentate dalle ore 8 alle ore 20 di venerdì 26 febbraio e dalle ore 8 alle ore 12 di sabato 27 febbraio 2010. L'orario è flessibile: al Pdl è sufficiente dimostrare l'ingresso nei locali del competente tribunale. Sono inoltre previste convenzioni con i paninari della zona.

Per ulteriori informazioni rivolgersi agli uffici elettorali dei comuni, delle provincie, delle regioni, delle prefetture e alla direzione centrale dei servizi elettorali del ministero dell'interno. Se trovate occupato chiamate mediashopping e compratevi una ppedana per la ginnastica.

Questo messaggio è da prendere con le pinze. Un decreto legge interpretativo potrebbe cambiare le cose in qualsiasi momento.
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E adesso, coglioni, sono tutti cazzi vostri.