Elezioni 2013, in Venezuela urne aperte, file ai consolati

Tanta voglia di votare tra i numerosi deficit organizzativi

21 Febbraio 2013   16:36  

Continua incessante l’afflusso dei cittadini italiani al consolato di Caracas, molti non hanno ricevuto i plichi elettorali contenenti le schede per votare e vengono a richiederle personalmente.

C’e una grande voglia di votare ma anche disorganizzazione derivata in parte dall’assenza di regole precise per quanto riguarda l’espletamento del diritto di voto dei cittadini italiani all’estero.

Sono scarse, secondo quanto dichiarato dagli intervistati, le informazioni ricevute per poter votare, quasi unanimemente tutti hanno criticato un sistema di voto che lascia molti dubbi sulla reale possibilità che l’elettore possa esprimere in libertà, coscienza e sicurezza il proprio voto.

Di scarsa efficacia la promozione televisiva del Consolato che ha confermato l’importanza di una comunicazione più diretta alla numerosa comunità italiana presente in questo paese, che sicuramente avrebbe portato più risultati e meno spese per i contribuenti.

La riflessione conclusiva la lasciamo all’intervista finale che traccia con estrema sintesi la necessità di una riforma radicale del sistema di voto all’estero che rischia di portare  in parlamento , mantenendo  questo sistema, 12 eletti con un sistema che lascia più di un dubbio sulla trasparenza del processo elettorale.

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela


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