Elezioni Chieti, grandi manovre pre ballottaggio: Di Primio: "No a Di Paolo". Da Raimondi no a Febo

Apparentamento necessario per centrosinistra

03 Giugno 2015   12:25  

A meno di due settimane dal decisivo ballottaggio per la scelta del nuovo sindaco di Chieti, sono già iniziate su ambedue i fronti le perazioni per garantirsi apparentamenti o appoggi da parte delle liste uscite dalla contesa al primo turno.

Il primo cittadino uscente, Umberto Di Primio, uscito in testa dalla prima tornata con il 6,5% di vantaggio sullo sfidante Luigi Febo, ha convocato una riunione con tutte le componenti della coalizione di centrodestra che lo sostiene, nella quale ha voluto esplicitamente ribadire il proprio no all'apparentamento con Bruno di Paolo e Giustizia Sociale, che ha conquistato il 9% dei voti.

Anche sul fronte del centrosinistra fervono, a maggior ragione, i tentativi di apparentamento, di fatto necessario per ribaltare lo svantaggio di 6 puunti percentuali nei confronti del centrodestra. La ricerca di appoggio, tuttavia, non è decisamente iniziata nel migliore dei modi per Febo, che ha dovuto incassare il no di Enrico Raimondi, candidato di sinistra.

Scarse, per non dire nulle, le possibilità di accordo tra Febo ed il M5S di Ottavio Argenio, cosicché il candidato PD ha dovuto chiedere ed ottenere dalla prpria coalizione il permesso per cercare a sua volta un accordo con Giustizia Sociale.

Dal canto proprio Di Paolo, forte di un 9% di preferenze che potrebbe essere di fatto l'autentico ago della bilancia del prossimo ballottaggio, radunerà oggi i propri candidati, dopo essersi detto disponibile ad incontrare chiunque voglia proporgli accordi o apparentamenti.


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