Elezioni L'Aquila, Cialente ricandidato. Ora la sfida più grande: ricompattare la coalizione

28 Ottobre 2011   00:01  

Massimo Cialente è ufficialmente il candidato del Pd alle amministrative di primavera. Il sindaco uscente, prima di confrontarsi con l'elettorato e, forse, con le primarie del centrosinistra, ha davanti a sè il compito più gravoso: ricompattare una coalizione divisa.

La sfida più difficile, tuttavia, sembra essere interna al suo partito.

Già durante la riunione che ha sancito la ricandidatura si è levata la prima voce di dissenso, quella del consigliere comunale Vincenzo Rivera. "Mi sono semplicemente fatto interprete di un malessere che esiste - dice - anche altri, come Francesco Iritale e Fabio Ranieri, non sono entusiasti della scelta, anche se nel corso della riunione hanno fatto interventi più diplomatici".
E aggiunge: "Non può essere una decisione presa da poche persone chiuse in una stanza, chiedo che sia suffragata dal voto dell'intera assemblea del partito".

Per Rivera, che annuncia l'avvio di una perlustrazione fra gli iscritti al fine di capire se ci sia la disponibilità di quel 40% di tesserati previsto dallo Statuto per presentare una seconda candidatura, "Cialente non è idoneo". E poi, lancia la sfida al segretario del partito: "Abbia il coraggio di fare la stessa cosa il giovane Iritale, il Renzi della nostra terra". Ma se Cialente, alla fine, dovesse essere il candidato del Pd alle primarie? "A occhi chiusi, mi turerò il naso e lo voterò" dice.

La notizia della ricandidatura di Cialente viene accolta con freddezza dagli alleati di Sinistra e libertà. "La scelta del Pd a noi non sposta nulla. Non possiamo certo scegliere il candidato di altri partiti" dice Giustino Masciocco. "Per noi restano senza risposta le richieste fatte con il comunicato della settimana scorsa". Il partito di Vendola aveva chiesto di aprire un percorso partecipativo di confronto con la città che conduca alle elezioni primarie all'inizio del prossimo anno.
"Primarie a dicembre? Fra cinquanta giorni è Natale. E' troppo vicino" ribadisce Masciocco che aggiunge: "vogliamo capire qual è il perimetro della coalizione".
"Siamo persone serie - conclude - se decidiamo di partecipare alle primarie sosterremo il candidato che le vince".

Di tutt'altro avviso il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti: "Le primarie non sono indispensabili, non sono e non voglio essere più americano degli americani, e non vorrei che il centrosinistra fosse più americano degli americani. Far fare le primarie al sindaco uscente sarebbe come dire che oggi Obama si deve ricandidare alle primarie contro la Clinton".

"Dai Comunisti italiani - aggiunge Benedetti - pieno sostegno a Cialente. In ogni caso, sia se le primarie dovessero farsi, sia se no. Noi - conclude - non ci mettiamo mai di traverso, non ricattiamo nessuno, siamo quelli che vogliono unire il centrosinistra e non abbiamo ambizioni sbagliate da coltivare".

Marco Signori


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