Elezioni L'Aquila, Mancini fa ricorso al Tar: "Comunque andrà rinuncerò al posto in Giunta"

30 Maggio 2012   13:50  

Al microfono di Abruzzo24ore.tv, Angelo Mancini, ormai ex candidato sindaco dell'Italia dei Valori, prepara il ricorso al Tar a seguito della sua clamorosa esclusione dal consiglio comunale.

Il casus belli sono alcuni verbali redatti dall’Ufficio elettorale centrale, dai quali emergerebbero  discrepanze di numeri e cifre.

I verbali di cui parla Mancini sono sia quello redatto al primo turno sia quello stilato per il ballottaggio. 

“Nel primo - spiega Mancini - a Verini sono state riconosciute 1129 preferenze personali e 1509 complessive (consistenti nei voti della lista Fli) mentre alla candidata Enza Blundo del movimento 5 stelle sono stati riconosciuti 750 voti.

Considerando che i voti complessivi al primo turno stati 42925 la soglia per raggiungere il quorum e poter essere ammessi agli apparentamenti era di 1286 voti (il 3 per cento). Nella chiusura del verbale è stato scritto, però, che Verini ha ottenuto 1129 voti ed è stato escluso dalla possibilità di eventuali apparentamenti. Inoltre nella determinazione delle liste non ammesse all'assegnazione dei seggi i 1129 voti personali di Verini sono stati assegnati erroneamente alla Blundo, mentre stando a quanto riportato, la cifra di voti riportati dal candidato finiano è pari a zero preferenze."

E il ricorso al Tar quindi, non riguarderebbe solo Macini, ma anche Verini : "Ho già parlato con lui - ha spiegato Mancini - e credo che a breve presenterà ricorso al Tar”.

Ma il caso di Mancini? 

Il candidato dell'Italia dei Valori resta escluso dal Consiglio comunale e al suo posto entra Fabio Cortelli  il più votato della lista “L’Aquila oggi”, che appoggiava Mancini sindaco.

Il preside dipietrista cita a suo vantaggio l'interpretazione di una sentenza del Consiglio di Stato riferita ad un ricorso relativo ad un contenzioso apertosi presso il Comune di Bollate, nel Milanese, dove un candidato sindaco sconfitto che si è apparentato con il vincente è stato estromesso dal Consiglio. 

Nel caso del comune di Bollate le liste di quel candidato sindaco si erano scisse. "Nel nostro caso, spiega Mancini,  invece sia la lista Idv sia quella di L’Aquila oggi avevano raggiunto l’accordo per l’apparentamento. Ed è pertanto valido il dettame contenuto nell’articolo 73 del decreto legislativo 267 del 2000 che prevede che 'una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista o gruppo di liste collegate, sono in primo luogo proclamati alla carica di consigliere i candidati alla carica di sindaco, non risultati eletti, collegati a ciascuna lista che abbia ottenuto un seggio. In caso di collegamento di più liste al medesimo candidato alla carica di sindaco risultato non eletto, il seggio spettante a quest’ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti al gruppo di liste collegate”.

Mancini dunque dovrebbe entrare, se fosse accolto il ricorso, e fuori resterebbe il giovane Fabio Cortelli, ma Mancini spiega: "Il ricorso sarà ovviamente contro il Comune e non contro Cortelli, anzi se sarò riammessonon escludo di lasciare il posto al giovane Fabio Cortelli, la mia è una battaglia di principio''.

Inoltre Mancini ribadisce: 

“Considerato che si aprirà un contenzioso con il Comune resterò fuori dalla giunta e dal momento che non ho voglio bloccare l’attività del Consiglio non chiederemo la sospensiva dell’esito elettorale, ma di andare subito nel merito della questione” . 

 

 

 


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