Le urne sono state aperte in tutta la Russia mentre il Paese si prepara per le elezioni presidenziali. Il voto, che si svolgerà fino a domenica 17 marzo, ha preso il via con l'apertura dei seggi nelle regioni più remote dell'estremo oriente russo.
Nonostante gli attacchi provenienti dall'Ucraina con droni e razzi, le operazioni di voto sono in corso anche nella regione di Belgorod, dove il governatore Vyacheslav Gladkov ha incoraggiato i cittadini a partecipare alle elezioni, nonostante i recenti episodi di violenza.
Il presidente uscente Vladimir Putin, che si candida per un quinto mandato, ha lanciato un appello al "patriottismo", esortando i russi a rispondere alle sfide del momento attraverso la partecipazione al voto.
Tuttavia, il clima pre-elettorale è stato segnato da tensioni e attacchi tra Russia e Ucraina, con intensificazioni degli scontri sul confine elettorale. Nonostante ciò, il presidente Putin ha continuato a mostrare fiducia nella capacità della Russia di superare le difficoltà attuali.
Le forze russe hanno contrastato gli attacchi provenienti dall'Ucraina, con rapporti che indicano una serie di scontri e azioni militari nei pressi delle regioni di Belgorod e Kursk. Tuttavia, l'Ucraina ha continuato i suoi attacchi, incluso un presunto bombardamento vicino a una centrale nucleare controllata dai russi.
Nel frattempo, le elezioni hanno suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale, con l'opposizione russa che denuncia il processo come una "farsa" e chiede al mondo di non riconoscere la legittimità del presidente Putin. Tuttavia, il Cremlino ha respinto queste critiche, definendole infondate.
Mentre il Paese si prepara a decidere il proprio futuro politico, il clima di repressione delle opposizioni è evidente, con la condanna di presunti collaboratori dell'opposizione e segnalazioni di minacce contro gli attivisti.