Emergenza elettricità in Abruzzo, interrogazione di Melilla su infrastrutture

18 Gennaio 2017   12:48  

Dal 5 gennaio ad oggi, cioè da 13 giorni ormai  ininterrottamente, l'Abruzzo è la regione con la situazione più critica a livello nazionale per problemi causati dal maltempo e dalle abbondanti nevicate, con ingentissimi danni e disagi per la popolazione e l'economia abruzzese.

La rete infrastrutturale per l'approvvigionamento dell'energia elettrica sconta ritardi annosi nella manutenzione ordinaria e straordinaria: l'Enel nel 2015 dopo l' ultima emergenza nevosa in Abruzzo si era impegnata a realizzare ingenti investimenti per migliorare le sue infrastrutture, ma a quegli impegni pubblici non sono seguite le realizzazioni concrete. 

Va anche detto che la maggioranza delle 300 mila utenze disalimentate a causa di problemi d'interruzione dell'alta tensione, della caduta dei tralicci e dei guasti alle cabine, sono di competenza di Terna, che è apparsa del tutto incapace di fronteggiare l'ennesima, ma prevista  emergenza. 

L'Abruzzo sconta anche un grave dissesto idrogeologico, per cui sempre dal marzo 2015 si contano 1.200 frane di una certa entità che non rendono sicuro l'interramento dei cavi.

Una soluzione potrebbe essere rafforzare i cavi aerei con tecnologie che Terna non utilizza perché costosi.

Ad oggi il risultato generato da quando l'Enel è stata “spacchettata” dal Governo Berlusconi,è la massimizzazione dei profitti e l'esaurirsi del vincolo sociale di una missione fondamentale per la qualita della vita dei cittadini e dell'economia.

Se non intenda intervenire per verificare le gravi responsabilità che tali disservizi hanno prodotto e assicurare che l'Enel e Terna corrispondano agli impegni di miglioramento delle loro infrastrutture e dei conseguenti servizi erogati in Abruzzo


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