Emergenza rifiuti in Abruzzo cavallo di troia per gli inceneritori?

08 Marzo 2012   14:56  

"Molti indizi fanno una prova e tutto lascia credere che in questi tre anni il centro destra abbia lavorato per arrivare all'emergenza rifiuti tale da giustificare, caso mai, un altro commissariamento che poi imponga soluzioni eccezionali da sempre da loro agognate come gli inceneritori" - è il commento del capogruppo del PD alla Regione, Camillo D'Alessandro, a proposito dell'emergenza rifiuti in Abruzzo.  

"Tutto ciò spiegherebbe la totale assenza della Regione nell'attività di programmazione ed il blocco dei fondi a comuni e consorzi di rifiuti per le loro necessarie attività. Il caso Pescara e' solo il primo campanello a cui ne seguiranno altri fino a vedere i rifiuti nelle strade, come a Napoli, se non si interviene prima. Mentre si risolve l'emergenza immediata di Pescara, oggi bisogna evitare le altre emergenze che sono latenti. Tutti le conoscono ma fanno finta di nulla. Martedì al Consiglio Regionale straordinario faremo emergere tutta la verità.  - ha aggiunto D'Alessandro che ha concluso -  Molti si sono chiesti cosa fosse mai il 'modello Teramo' che il nuovo corso alla Regione voleva esportare in Abruzzo; ora lo abbiamo capito tutti, più che di modello esportano i rifiuti in tutte le discariche delle altre Province, mandandole in tilt, così finalmente si giustificherà il tanto atteso termovalorizzatore".

E sull'emergenza rifiuti, sull'eventuale utilizzo della discarica Casoni di Brecciarola di Chieti scelta per stoccare il pattume del pescarese, interviene l'assessore regionale Mauro Febbo che invita il PD a "non strumentalizzare la vicenda, a non farsi prendere da isterismi politici alimentati da pretestuoso e infantile campanilismo attribuendo le colpe alla gestione fallimentare che era stata portata avanti negli anni scorsi dalla giunta regionale guidata da Ottaviano Del Turco e dall'ex sindaco di Pescara.


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