Energia ed ambiente nelle proposte di John McCain

Le presidenziali americane viste dall'Italia

03 Luglio 2008   10:10  

di Emanuela Medoro

 

 

Le proposte di JohnMcCain su fonti di energia ed ambiente partono da una constatazione semplicissima: la sicurezza e la prosperità futura degli USA dipendono dalle scelte del prossimo presidente, scelte difficili, poiché devono porre fine alla dipendenza da fonti di energia straniere.

Per questo scopo le proposte sono state organizzate in un progetto chiamato Progetto Lexington, dal nome della città dove gli americani per la prima volta affermarono la loro indipendenza. Questo progetto ha come simbolo una serie di cinque cerchietti, all’interno di ciascuno di essi un disegno: l’atomo, una torre eolica, delle foglie, il sole ed un barile di petrolio, e prevede una serie di provvedimenti e proposte su queste materie di grande attualità, di non facile comprensione per non addetti ai lavori. Riporto per sommi capi i punti essenziali.

Secondo questo progetto l’impegno prioritario del candidato repubblicano John McCain è quello di espandere la ricerca e la produzione interna di petrolio e gas naturale, per diminuire la dipendenza dall’estero, aumentare la domanda interna e ridurre il deficit commerciale, 41% del quale è dovuto all’importazione di petrolio.

Sempre per ridurre la dipendenza dal petrolio straniero, un altro passo importante è la riforma del settore trasporti. Il primo punto di questa riforma è la Clean Car Challenge (la sfida della macchina pulita). Il progetto Lexington prevede detrazioni fiscali a favore di consumatori che comprino macchine che riducono l’emissione di anidride carbonica, ed un sostanzioso premio in danaro per quei produttori che riescono a migliorare le tecnologie alternative per le automobili, come batterie ed elettricità.

Per affermare la leadership americana nel mondo di un’ economia verde il progetto Lexington prevede di investire risorse per la ricerca su fonti di energia pulite, non solo per il mercato interno, ma anche per l’esportazione di tecnologie nuove verso mercati esteri come la Cina. Oltre a ciò si vuole incoraggiare il mercato delle energie alternative, quella del vento, dell’acqua e del sole.

Infine, lo stesso progetto prevede di costruire 45 nuovi impianti ad energia nucleare entro il 2030, con l’obiettivo finale di costruirne 100. Secondo McCain, l’energia nucleare è una sperimentata fonte di energia a zero emissioni ( in inglese questa frase è: nuclear power is a proven, zero-emission source of energy) .

Per la protezione dell’ambiente ed il controllo dei cambiamenti climatici, il progetto Lexington programma la graduale riduzione delle emissioni nocive che producono l’effetto serra. Riporto solo gli obiettivi più vicini, quello del 2012, che prevede il ritorno delle emissioni ai valori del 2005, e quello del 2020, che prevede valori di emissioni pari a quelli del 1990. Per raggiungere questi obiettivi ci sono premi alle aziende, imprenditori ed ambientalisti che riescono a ridurre le emissioni nocive.

Sembra dunque che in questo caso non si tratta di buoni propositi, ma di progetti e proposte realizzabili, gli elettori in questo caso sanno bene per che cosa votano. Aspettiamo le controproposte da parte democratica.


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