Eros Ramazzotti: “Al sud menefreghismo e poca professionalità. Per questo non ci vado”

Dopo il crollo del palco per il concerto di Laura Pausini e l'ennesima morte sul lavoro, ci sono stati molti artisti come Jovanotti e Tiziano Ferro che hanno lasciato dei messaggi di solidarietà per la loro collega e la famiglia della vittima. Ma non sono mancate dichiarazioni e critiche sull'accaduto come quella rilasciata da Eros Ramazzotti.

Il cantante in un'intervista a 'La Repubblica' aveva dichiarato l'inadeguatezza di alcune strutture in Italia soprattutto nel Sud: “Amo l’Italia ma purtroppo le cose non funzionano come dovrebbero. Nel senso che, e lo ripeto da anni, gli spazi per la musica sono inadatti. Poi, più vai a Sud e più la situazione peggiora: menefreghismo, mancanza di professionalità, costruzioni di 40 anni mai ammodernate. Ci sono spazi in cui è impossibile montare una struttura per un concerto, ed è per questo che da molto tempo non faccio più date al sud, nonostante io ami quel pubblico e il suo calore. Vai all’estero e trovi spazi per concerti costruiti in modo perfetto, per accogliere sport e musica, poi torni in Italia e sembra un viaggio all’indietro nel tempo”.

Eros Ramazzotti non è andato per il sottile e ha criticato fortemente la situazione della sicurezza sul lavoro in Italia, puntando il dito sul Sud, ovviamente le sue parole non sono passate inosservate e hanno scatenato moltissime polemiche tanto che il cantante ha voluto spiegare meglio il suo pensiero: “Nulla contro il Sud e il meraviglioso pubblico di quella altrettanto meravigliosa parte d’Italia, tanto che ho dichiarato, nell’intervista rilasciata a Repubblica, di amare il pubblico del Sud e il suo calore. Mi scuso con chi si è sentito offeso, ma la mia è stata solo un’osservazione critica in merito a certi spazi e certe strutture esistenti al Sud e in Italia in generale, rispetto a quanto ho visto e vedo all’estero.”