Ex Oviesse ancora occupata, figuraccia Brucchi, il suo progetto è vecchio e di Sperandio

23 Gennaio 2014   09:57  

Sempre più testo il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, nel fronteggiare la "rivolta" della cultura cittadina che ha ovvupato ormai da 5 giorni i locali dell'ex Oviesse che il primo cittadino voleva rilocare il prima possibile ad altro privato per recuperare in amministrazione quei 10mila euro di affitto al mese.

Di opinione differente, però, un po' tutto il mondo della cultura che gira attorno a "Piazza Martiri" che ormai da lunedì ha preso possesso dei locali ed ha organizzato incontri, dibattiti, performances live che a Teramo non si ricordavano da tempo... tutto a costo zero e coinvolgedo in un percorso artistico/sociale la cittadinanza.

Ieri gli occupanti hanno provveduto a ridipingere, spazzare, pulire i locali anche con l'aiuto di passanti e simpatizzanti.

La 2protesta" sarà attiva fino a data imprecisata e questo ha già fatto andare deserta la prima asta per il riaffitto, tanto che il sindaco Brucchi ha tirato fuori dai cassetti un progetto di riqualificazione dell'area con tanto di rendering del posto ed ha, poi, tuonato:

"Questi progetti li volevo presentare più in là, ma già c'erano, noi i locali li vogliamo riaffittare, ma solo a tempo determinato nel frattempo che si rintraccieranno i fondi per realizzare il progetto che vi presento del teatro".

Ma Teramo è in piena campagna elettorale ed un'opposizione che per 5 anni non è letteralmente esistita oggi cerca di pungere e coglie il sindaco "in castagna".

Manola Di Pasquale, candidato sindaco del PD, scopre che quel progetto è vecchio e fa notare, soprattutto, la strana dualità del sindaco che da un lato dice di voler recuperare l'area del "Vecchio Stadio" per realizzare il teatro e dall'altra ha nel cassetto un progetto di ristrutturazione per l'ex Oviesse, ma la spiegazione è più semplice di quel che sembra:

"Esistono due sindaci e convivono in Brucchi l’uno all’insaputa dell’altro: uno decide di ristrutturare il teatro Comunale recuperando a questo scopo anche i locali dell’Oviesse mentre l’altro, per fargli dispetto, decide di destinarli ad attività commerciali. Brucchi non può insultare l’intelligenza dei cittadini e dei consiglieri: l’affitto commerciale, le cui regole sono sancite dalla legge e parlano di una durata 6 x 6, comunque mai al di sotto dei sei anni non è compatibile con il progetto del recupero e della ristrutturazione dell’attuale teatro Comunale. L’ipotesi progettuale del recupero del vecchio teatro Comunale esiste dai tempi della giunta Sperandio ma l’amministrazione Brucchi si è spesa per un’altra ipotesi: quella di un project financing iniziato male e finito peggio perché mancava dei minimi presupposti logici, tecnici, ambientali, urbanistici e anche finanziari. Viene da chiedersi a quali interessi, non certo istituzionali e collettivi, rispondesse quel progetto che, infatti, non è mai riuscito a vedere la luce per le troppe zone d’ombra che si portava dietro. Al danno la beffa visto che in quella occasione l’amministrazione Brucchi non si è fatta minimo scrupolo di buttare nel cestino le firme di 5000 cittadini che su queste scelte chiedevano un referendum. Nelle ultime ventiquattro ore è spuntato l’altro sindaco: quello a favore del recupero del vecchio Teatro, quello democratico e partecipativo, quello che fa scegliere i cittadini. Peccato che fino ad oggi nessuno se ne sia accorto".


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