Facebook, la privacy e i WikiLeaks. Assange contro Zuckemberg

06 Maggio 2011   07:53  

Julian Assange, dei Wikileaks, continua a far parlare tutto il mondo.
Pochi giorni fa in un'intervista esclusiva che vi proponiamo in lingua originale, parlava con la giornalista dei rischi di privacy e sicurezza intrinsechi di facebook.


Al sito Russia Today l'inventore dei WikiLeasks spiega in poche parole che facebook è uno strumento di condivisione potente, uno strumento di spionaggio puro e semplice.


Facebook con i suoi 500 milioni di utenti è in continua crescita ed è uno dei pochi "siti" presenti ovunque.
Racchiude profili di milioni di persone che spontaneamente condividono dati altamente sensibili come abitudini, problemi, spostamenti, fotografie e video come nulla fosse.


Un Grande Fratello spontaneo a cui milioni di persone delle più disparate nazionalità si sottomettono e che viene sfruttato dall'intelligence degli Stati Uniti nei modi più disparati.


Dichiarazioni pesanti che anche i fan più incalliti del social network non possono che temere.
Condividere la propria vita su facebook non solo ci porta ad essere "un libro aperto" per i nostri amici, ma ci fa concedere ogni singolo bit condiviso, foto, video, pensieri o idee a facebook stesso che ne diviene titolare e proprietario.
Condividi una foto importante? Automaticamente diviene di proprietà di facebook che la può prendere e ripubblicare, sfruttare per suoi scopi promozionali o altro.


Iscrivendoci a facebook accettiamo tutto questo ed è bene saperlo per navigare e sfruttare il suo potenziale consapevolmente.


In definitiva se non avete nulla da nascondere, ma improvvisamente vedete uno spot con la vostra faccia bella in primo piano non spaventatevi l'avrà venduta facebook a qualche pubblicitario.


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