Fangopoli, chiesto proscioglimento ex vertici ACA e ATO

05 Marzo 2010   15:45  

Nel corso dell'udienza preliminare sull'inchiesta 'fangopoli', che conta 24 imputati, il pm del tribunale di Pescara, Gennaro Varone, durante la sua requisitoria ha chiesto il proscioglimento perche' il fatto non sussiste o non costituisce reato per Bruno Catena, ex presidente dell'Aca (Azienda consortile acquedottistica), Giorgio D'Ambrosio, ex presidente dell'Ato (Ambito territoriale ottimale), Giovanni Di Vincenzo, amministratore dell'azienda 'Dino Di Vincenzo&C', Bartolomeo Di Giovanni, direttore dell'Aca, Alessandro Antonacci, dirigente tecnico dell'Ato. Tutti e cinque gli imputati sono accusati di abuso d'ufficio, mentre Antonacci anche di turbativa d'asta.

Per Giovanni Di Vincenzo pero' il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per un reato di natura ambientale. Il pm inoltre ha chiesto il rinvio a giudizio per gli altri 19 imputati tra cui il sindaco di Navelli (L'Aquila), Paolo Federico. La vicenda e' quella relativa all'appalto, secondo l'accusa 'truccato', per la gestione del depuratore di Pescara e al traffico di fanghi tossici. Tra i reati contestati corruzione, truffa, falso, violazione delle norme per lo smaltimento dei rifiuti e abuso d'ufficio. Nel corso dell'udienza poi il gup Luca De Ninis ha respinto l'istanza di dissequestro del depuratore presentata dalla difesa. La prossima udienza si terra' il 6 maggio. (AGI)


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