I primi piatti, simbolo della cucina italiana, offerti in ogni genere di locale, dalle versioni light a quelle ipercaloriche, sono in cima alle richieste degli italiani nei ristoranti, anche se in un panorama gastronomico mutato rispetto a qualche anno fa.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sullultimo numero della rivista Bar giornale, uno dei magazine gastronomici più diffusi, e opinion maker di settore. La ricerca, condotta da Eta meta research, è stata realizzata su un campione di 152 ristoranti, scelti proporzionalmente per area geografica e tipologia.
Il distretto della pasta di Fara S. Martino (CH) si conferma, insieme a quello di Gragnano (NA), il polo per eccellenza nella produzione di pasta di qualità.
Italianità, territorialità ed estro individuale alla base del successo della cucina del nostro Paese. Gli chef italiani rivendicano lorgoglio della qualità gastronomica italiana e della pasta, simbolo del Made in Italy, che, secondo lultima ricerca dellistituto Eta meta reserch, parla anche abruzzese.
Secondo linchiesta, chi entra in un ristorante vuole sempre più piatti leggeri, rispettosi della tradizione, realizzati con materie prime di qualità. Ma anche primi nuovi ed elaborati, a base di pesce, porzioni più piccole, piatti che utilizzano ingredienti del territorio, e piatti frutto di ricette semplici.
Nel centro sud – Abruzzo compreso - i clienti vogliono essere sempre più stupiti da ricette nuove e fantasiose anche se non sono così attenti come i loro i consumatori del nord alla leggerezza dei primi piatti.
Per quanto riguarda le tipologie di produttori, i ristoratori si dividono negli acquisti tra grandi marchi nazionali e piccoli produttori artigianali. La caratteristica che però li accomuna, è la preferenza per le top brand e quindi per i marchi di qualità che sono collegati solitamente ai distretti della pasta, come Delverde e Fara.
Delverde ha recentemente avviato un percorso di rinnovamento per soddisfare sia le richieste dei consumatori, con lintroduzione di nuove linee di pasta biologica integrale e alluovo. E inoltre come uno dei pochi pastifici italiani ad usare ancora un sistema di essiccazione della pasta lento, che dura oltre venti ore e che garantisce al prodotto standard qualitativi sempre alti.
Augusto De Rosa
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