Riceviamo da Stefano Orlandini presidente dell'associazione Salviamo l'Orso e pubblichiamo.
''Salviamo l'Orso ha incontrato i responsabili regionali per l'ambiente per discutere di alcuni temi riguardanti la salvaguardia dell'orso bruno marsicano e dell'ambiente in cui vive.
In primo piano il Tavolo Tecnico sulla Caccia, i conflitti con la zootecnia, il rischio sanitario e la salvaguardia delle aree di connessione ecologica tra i Parchi.
"Salviamo l'Orso" - Associazione per la conservazione dell'orso marsicano, costituitasi a settembre per favorire la salvaguardia dell'orso marsicano, ha incontrato nella giornata di ieri presso la sede della Regione Abruzzo il Direttore Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Abruzzo Arch. Antonio Sorgi e la responsabile dell'Ufficio Parchi Dott.ssa Annabella Pace.
Il colloquio e' stato franco e proficuo. L'associazione ha fatto presente il problema non più rimandabile di una pronta attuazione del PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano) da parte degli organi competenti in primo luogo della Regione Abruzzo.
Troppi sono ancora i ritardi che ne impediscono la piena attuazione e quindi una corretta gestione dell'orso simbolo delle aree protette abruzzesi e della fauna italiana "Salviamo l'Orso" prende atto con soddisfazione delle iniziative già intraprese come l'apertura del Tavolo Tecnico Ristretto sulla caccia, che come le recenti vicende hanno dimostrato (il travagliato iter del calendario venatorio 2012/2013) e' l'unico metodo per trovare soluzioni condivise da tutti i portatori d'interesse, in primo luogo i cacciatori, che permettano l'esercizio della caccia senza mettere in pericolo la popolazione ursina.
D'altra parte abbiamo sollecitato che tale metodo dia al più presto risultati anche sul fronte delle attività di allevamento del bestiame domestico specialmente in area Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dove si e' raggiunta una situazione non più tollerabile di sovra pascolo, di allevamento brado fuori controllo con animali spesso provenienti da fuori regione e di conseguenti rischi sanitari per l'orso e per il consumatore delle carni come la recente vicenda della epidemia di TBC bovina nel comune di Gioia dei Marsi ha evidenziato.
Situazione che al momento non appare affatto sanata. Riteniamo sia urgente riformare l'intero comparto con un'azione coordinata tra Regioni, Comuni, ASL Ministero della Salute Aree Protette e non ultimo il MATT di cui lamentiamo la totale mancanza di iniziativa in tutto cio' che riguarda le politiche di conservazione dell'orso bruno marsicano.
L'Associazione auspica una graduale riduzione del pascolo brado e il progressivo recupero delle forme tradizionali di zootecnia ovi-caprina.
"Salviamo l'Orso" è ulteriormente preoccupata dal proliferare dei tentativi di infrastrutturare alcune aree di connessione, strategiche per la sopravvivenza dell'orso.
Il recente progetto di una centrale eolica a cavallo dei comuni di Pizzoferrato e Gamberale e' inaccettabile essendo l'area stessa un cruciale territorio di collegamento tra il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ed il Parco Nazionale della Majella, direttrice attraverso la quale la popolazione di orso tende a spostarsi tra le due aree protette.
Lo stesso discorso vale per il progetto eolico di Tornimparte, area di connessione tra il Velino Sirente - Duchessa ed il Reatino - Monti della Laga. Chiediamo che vengano tutelati gli ultimi lembi di natura che tra l'altro sostengono attivita' economiche importanti come il turismo naturalistico ed escursionistico, attività peraltro in forte crescita in Italia e in Abruzzo.
Grande preoccupazione e' stata espressa riguardo un eventuale piano di ampliamento dei bacini sciistici dell'Altipiano Rocche e delle conseguenti lottizzazioni che si stanno tentando di far passare mediante una drastica riduzione dei confini Parco Regionale Sirente-Velino.
Un'operazione economicamente perdente, vista la cronica assenza di neve degli ultimi anni, che avvantaggerebbe solo pochi a scapito di un bene che appartiene a tutta la comunità regionale e nazionale, tra l'altro in un area che ha già subito la devastazione totalmente inutile della piana di Campo Felice con la costruzione della galleria di Serralunga.
Ferma opposizione va espressa anche al tentativo di collegamento sciistico tra Castel di Sangro e l'Aremogna (Roccaraso) brutta copia di quello tentato anni fa con il Monte Greco ed a tal riguardo ci rallegriamo per la posizione critica ed il NO a questo progetto espresso nei giorni scorsi dai vertici del PNALM.
Per parte sua "Salviamo l'Orso" ha in programma di offrire la sua collaborazione progettuale e finanziaria per risolvere alcune criticità che riguardano la conservazione dell'orso, attraverso interventi di mitigazione del rischio dovuto all'aumento del fenomeno del randagismo canino nell'area del PNALM e della sicurezza stradale su determinati tratti di viabilità all'interno del Parco stesso''