Festa dei Vigili del Fuoco, L'Aquila abbraccia i suoi angeli

04 Dicembre 2009   14:00  

Un lavoro encomiabile e sentito verso le popolazioni colpite dal terremoto quello che ha visto i Vigili del Fuoco dal sei aprile incessantemente impegnati, prima nella fase dell'emergenza e dell'assistenza alla popolazione, poi in quella – non meno necessaria – del recupero dei beni nelle abitazioni inagibili, dei puntellamenti e della messa in sicurezza, che va ancora avanti, delle migliaia di edifici danneggiati dal sisma.
Dopo sole 24ore dal distruttivo evento erano a L'Aquila quasi 2500 uomini e oltre mille mezzi arrivati da tutte le province d'Italia.
Nelle ore successive alle 3e32 con l'ausilio delle unità cinofile e dei rilevatori acustici dalle macerie sono state estratte vive 103 persone.
Momento di raccoglimento e di festa oggi come in tutta la regione anche a L'Aquila, dove la giornata assume valenza inevitabilmente particolare, per le celebrazioni di Santa Barbara, patrono del corpo dei Vigili del Fuoco.
Una funzione religiosa officiata dall'arcivescovo Giuseppe Molinari all'interno della rimessa degli automezzi del Corpo, seguita ad una commemorazione delle 307 vittime del sisma, ha aperto la giornata di festa che non ha comunque comportato l'interruzione dell'attività straordinaria che ancora oggi i Vigili del Fuoco svolgono nei campi base allestiti nel territorio del cratere, prima di spostarsi in piazza Duomo, dove è stato reso omaggio alla città con la donazione di una scultura in pietra realizzata dall'artista aquilano Walter Di Carlo.
Nell'intervista Giuseppe Romano, direttore regionale Vigili del Fuoco.

(MS)


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