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L'undicesima edizione del Festival internazionale del cinema naturalistico ed ambientale si conclude con la serata di lunedi 24 agosto al belvedere di Giulianova, e a presentare la kermesse sarà Maria Teresa Ruta, presentatrice televisiva sempre sensibile alle tematiche legate all'ambiente, nota al pubblico di tutte le età per essere stata protagonista di trasmissioni di successo come la Domenica Sportiva, il Processo del Lunedì, lo Zecchino d'Oro, Uno Mattina e Vivere bene.
Novità di questa edizione è che i trenta documentari proiettati nelle otto tappe festival - Gamberale, Pizzoferrato, Rigopiano di Farindola, Civitaquana, Prati di Tivo, San Valentino, Castellalto - non saranno in concorso, e dunque la serata finale non sarà dedicata alle premiazioni, ma da un intenso momento di riflessione scandito da parole e immagini dedicate all'Abruzzo, terra bellissima e ferita dal terremoto del 6 aprile 2009.
Si comincia così con un reportage realizzato da Legambiente, che fa il punto sui danni causati dal sisma al patrimonio storico e artistico dell'Aquila. Insieme a Walter Mazzitti, direttore della rivista Abruzzo beni culturali, si ragionerà sulle politiche di recupero e restauro che dovranno essere adottate urgentemente.
Una risposta immediata in tale direzione sarà data nel corso della serata dalla Fondazione Crocetti di Roma, che ha raccolto fondi attraverso la vendita all'asta delle opere realizzate da cinquanta artisti, fondi che serviranno per il restauro di beni culturali daneggiati dal sisma.
A seguire sarà proposto un'emozionante rassegna di video, visioni di una terra ferita, dedicati al patrimonio archeologico, ai castelli, chiese e abbazie abruzzesi, ai parchi nazionali, all'orso, alle case di terra della Val Vibrata. Il video, è importante sottolineare, sarà nei prossimi mesi riproposto da numerosi emittenti televisive nazionali e satellitari, e nel corso di iniziative organizzate in tutto il mondo, da associazioni di
emigranti abruzzesi.
Protagonisti d'eccezione dei momenti musicali della serata, saranno infine il cantastorie di Penne Sant'Andrea Roppopò e l'esplosivo bluesman Frank j. Finger.