Filippo Turetta, l'uomo accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, trascorrerà la sua prima notte dietro le sbarre ad Halle, in Germania, dopo aver accettato l'estradizione verso l'Italia, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nel frattempo, si prepara l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, un passo fondamentale nell'indagine su questo drammatico caso che ha sconvolto l'Italia.
La fuga di Turetta è giunta al termine quando la sua Fiat Punto è stata bloccata dalla polizia stradale tedesca a poca distanza da Bad Durremberg, cittadina nel nord della Germania. L'arresto è avvenuto nemmeno 24 ore dopo la scoperta del corpo senza vita di Giulia, segnando una svolta nella vicenda. La notizia dell'arresto ha raggiunto l'Italia la mattina di domenica, ma Turetta era già stato posto in stato di fermo la sera precedente.
Il dolore per la famiglia di Giulia è ancora palpabile, con il padre Gino che, poco prima dell'arresto, ha condiviso un messaggio sui social, sottolineando i valori dell'amore vero. Anche i genitori di Filippo Turetta si sono dichiarati scioccati e hanno espresso il loro dolore per quanto accaduto.
Filippo Turetta ha fatto tappa a Cortina durante la sua fuga, dove ha fatto rifornimento con una banconota da 20 euro insanguinata. La sua Fiat Punto, ricercata in tutta Europa, si è fermata sulla corsia di emergenza dell'autostrada A9, attirando l'attenzione delle forze dell'ordine. Nonostante l'apparente rassegnazione di Turetta, il suo comportamento ha sollevato domande, poiché stava viaggiando verso sud anziché verso nord, come ci si aspetterebbe per una fuga dall'Italia.
Le forze dell'ordine hanno impiegato massicciamente la tecnologia per rintracciare Turetta, utilizzando dati delle cellule telefoniche, telecamere di videosorveglianza, varchi elettronici e il sistema targasystem. Con un mandato d'arresto internazionale per omicidio, la polizia di Halle ha convalidato l'arresto del giovane, aprendo la strada all'estradizione.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che Turetta sembra aver accettato di non opporsi all'estradizione, indicando la possibilità di un rientro in Italia nei prossimi giorni, se non settimane, a seguito delle procedure burocratiche e della decisione del giudice. Il tribunale regionale di Naumburg esaminerà la richiesta di estradizione, e i tempi previsti per l'intero processo dovrebbero essere rapidi.
Le autorità devono ora valutare se ci sia stata premeditazione nell'omicidio di Giulia Cecchettin. Le indagini sul computer di Turetta rivelano ricerche su kit di sopravvivenza in alta quota, mentre il corpo della vittima è stato trovato avvolto in sacchi neri. Un coltello con la lama spezzata, rinvenuto sul luogo dell'aggressione, sarà esaminato per determinare se sia l'arma del delitto.
L'autopsia sulla salma di Giulia fornirà ulteriori dettagli sulle cause del decesso e sull'arco temporale del crimine, permettendo alla famiglia di dare l'ultimo saluto alla giovane vittima.
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