''Filovia a Pescara: la GTM sfida il buon senso ed è refrattaria a ripensamenti''

Il Wwf contro il progetto

24 Ottobre 2012   16:56  

E battaglia sul progetto della filovia di Pescara bocciato a metà dal Comitato VIA. A seguire la dura nota stampa del Wwf

“Sulla filovia la situazione è surreale, se è la GTM a decidere si rischia l'incompiuta”: il WWF lancia un appello all'assessorato regionale ai Trasporti e al Ministero delle Infrastrutture affinchè esercitino pienamente il loro ruolo di controllo, sorveglianza e indirizzo al fine di evitare un inutile scontro sul progetto.

Si cambi tipo di intervento, con soluzioni più sobrie senza l'uso di pali, fili e magneti, assicurando mezzi di trasporto adeguati e mitigando gli eventuali danni erariali che con una “guerra” infinita rischiano di essere enormi.

Il WWF si chiede se le politiche della mobilità nella principale area metropolitana della Regione debbano continuare a rimanere ostaggio di chi ha deciso di perserverare in un progetto che ha seguito una procedura rivelatasi illegittima.

Apprendiamo, infatti, che la GTM, per bocca del suo presidente Russo, vuole andare allo scontro a tutti i costi: prendiamo a malincuore atto di tale scelta foriera di ulteriori confronti presso la magistratura.

Auspichiamo che chi ha le maggiori responsabilità sull'appalto, Ministero delle Infrastrutture e Assessorato ai Trasporti, intervengano per riportare la vicenda in un solco dove non sia per forza la magistratura a dover dirimere le questioni. Il confronto con i cittadini è la strada maestra per evitare che la filovia resti tra le incompiute.

Il conflitto lo hanno scelto funzionari ed amministratori che per anni hanno deciso sulle teste dei cittadini evitando la procedura di V.I.A.: il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Ora si vuole continuare con la scorciatoia della cosiddetta “V.I.A. in sanatoria” che tanto ricorda l'odioso mondo dei condoni.

Infatti, per il WWF il comitato V.I.A. ha perso un'occasione per rimediare all'errore del 2008 evitando di dare indicazioni nette sull'argomento e, di fatto, rimpallando la responsabilità delle scelte alla GTM.

Dal verbale si rileva che è stata sì deliberata la sospensione integrale dei lavori ma che allo stesso tempo si richiede alla GTM di sottoporre a screening VIA “il progetto in esecuzione”.

In sostanza si ammette la possibilità di perseguire la strada della cosiddetta “V.I.A. in sanatoria”, sebbene nella seduta di ieri il WWF, attraverso l'intervento in audizione di una sua rappresentante, abbia illustrato ampiamente, corroborata da una consolidata giurisprudenza, come questa possibilità sia esplicitamente esclusa dalla normativa nazionale e comunitaria.

Nel verbale del Comitato notiamo, tra l'altro, un incredibile riferimento, velatamente “autoassolutorio”, in cui si sostiene che l'interpretazione data dalla Commissione Europea sull'assoggettabilità a V.I.A. di questo tipo di progetto sia un fatto addirittura inedito, in ciò giustificando la decisione del Comitato del 2008.

Probabilmente lo è nel senso che in altri paesi “normali” fanno la V.I.A. e basta senza cercare scappatoie e scorciatoie.

Lì non sono necessarie le denunce del WWF e l'intervento della Commissione Europea per ottenere ciò che è scritto nelle Direttive Comunitarie.

Tra l'altro il Comitato V.I.A. pare ignorare illustri precedenti quali il Civis di Bologna e la Filovia di Verona, che hanno dovuto fare la procedura di assoggettabilità a V.I.A. (il Civis è tuttora bloccato).

È evidente la volontà del comitato di rimettere alla responsabilità della stazione appaltante, GTM, ogni valutazione in merito all'opportunità di proseguire con l'attuale progetto o di proporre soluzioni diverse.

Così facendo si abbandona irrimediabilmente la ricerca di soluzioni partecipate per una mobilità sostenibile a Pescara e dintorni, prefigurando una sconfitta per l'intera comunità.''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore