Finita la riunione sulla sicurezza a L'Aquila

''Attentato'' intimidatorio a palazzo Margherita

14 Novembre 2008   18:03  

Il sindaco dell' Aquila Massimo Cialente e il presidente del Consiglio comunale CarloBenedetti, raccogliendo l'invito della conferenza dei capigruppo, riunita con procedurad'urgenza nel pomeriggio in merito all'episodio verificatosi nella notte, quando ignoti hanno appiccato il fuoco al portone d'ingresso di Palazzo Margherita, hanno redatto il seguente documento.
"La Città dell' Aquila respinge sdegnata l'ignobile e gravissimo atto perpetuato nelle prime ore del mattino, vero e proprio attentato incendiario. Si tratta di un attacco portato a un'istituzione e quindi a tutte le aquilane e a tutti gli aquilani.
Siamo sereni perché sappiamo che le forze dell'ordine stanno lavorando come sempre alacremente e che presto identificheranno i colpevoli, cosa che ci porterà a capire la matrice dell'ignobile gesto.
Nello stesso tempo con fermezza ribadiamo che l'intera amministrazione comunale, sindaco, assessori, consiglieri, dirigenti, funzionari e dipendenti, come la totalità delle cittadine e dei cittadini aquilani, sono persone oneste, orgogliose e ferme, e che nessun gesto, qualunque esso sia, potrà mai intimidire nessuno.
Questa è L'Aquila, una città forte, orgogliosa, ma soprattutto di alto valore civile ".

AGGIORNAMENTO:

Ho appreso con sconcerto e con profondo rammarico del vile atto incendiario ai danni di Palazzo Margherita, sede della residenza municipale e pertanto "casa" di tutte le aquilane e di tutti gli aquilani.
Un atto di inaudita gravità che merita sdegno e indignazione.
Nei miei lunghi anni di militanza politica, pur avendo attraversato fasi e momenti della storia locale e nazionale contraddistinti da forte tensione sociale, non ricordo di aver mai assistito a episodi di tale, sintomatica gravità.
La nostra città non ha mai conosciuto lo vergogna e l'offesa di gesti di questo tipo e di questa matrice, rispetto ai quali, sia chiaro, nessuno, dentro e fuori le istituzioni, si farà intimidire o condizionare in alcun modo.
Oggi il mondo della politica e quello della società civile, nella città dell' Aquila, sono unanimi e concordi nello stigmatizzare questo atto vergognoso e nel ribadire la dignità, lo coerenza e il valore di una comunità che è, e vuole restare, sana nei principi e serena nell'agire amministrativo e politico.
Chi pensava, con tale gesto, di provocare lacerazioni e tensioni si troverà di fronte lo compattezza ritrovata e ribadita di una città che, da qualunque colore politico, dirà fermamente e con forza il proprio no allaviltà e all'inciviltà di metodi e sistemi che non le appartengono e che mai le apparterranno.

Onorevole Giovanni Lolli
Partito Democratico 


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