Fiom: "Sciopero di due ore e la Sevel scatena azione repressiva"

30 Maggio 2012   17:37  

"La Sevel ha scatenato un'azione repressiva nei confronti di chi ha scioperato 2 ore giovedi' scorso". E' la denuncia che la Fiom Cgil di Chieti diffonde in una nota, dopo la convocazione di uno sciopero giovedi' scorso alla Sevel di Atessa, stabilimento del gruppo Fiat.

"La Rsa della Fiom Cgil giovedi scorso ha proclamato 2 ore di sciopero per contrastare l'aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro nel reparto montaggio con un'assemblea davanti ai cancelli. La Sevel e' andata su tutte le furie - scrive nella nota il sindacato - scatenando un'azione repressiva nei confronti di chi ha scioperato. Le minacce di ritorsione effettuate dai capi e dai gestori ricordano tempi passati. La Fiom Cgil a tutti i livelli condanna questi comportamenti antisindacali che ledono il diritto di sciopero".

Sarebbero una ventina gli operai della linea di montaggio che, secondo la Fiom Cgil di Chieti, "sono stati spostati dalle loro postazioni di lavoro per una chiara azione discriminatoria e punitiva. Una simile reazione da parte della Sevel non si era mai vista". Il sindacato sta raccogliendo le denunce per avviare delle cause: al momento le procedure legali avviate sarebbero una decina. "L'ufficio legale territoriale e nazionale della FIOM CGIL ha gia' predisposto le denunce alle autorita' competenti nei confronti di chi si e' prestato a questi comportamenti ignobili: chiediamo ai lavoratori che hanno subito minacce o ritorsioni di rivolgersi alle RSA FIOM per attivare le procedure legali, al momento abbiamo gia' raccolto una decina di denuncie che ci serviranno per iniziare le cause. Questa azienda - conclude la nota - deve sapere che la dignita' di chi lavora con fatica sulle linee di montaggio non puo' essere calpestata da chi crede che la Sevel sia fuori dalle leggi dello stato".


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