Fiom: alla Sevel ricatti Fiat peggiori di Mirafiori e Pomigliano

09 Febbraio 2011   12:31  

"Con il divieto di sciopero per sindacati e operai nei sabati lavorativi, la Fiat sta tentando in Sevel un ricatto peggiore di quello messo in atto a Pomigliano e Mirafiori". E' quanto dichiara il segretario regionale della Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, dopo l'incontro convocato ieri dalla Sevel per comunicare l'aumento della produzione nel 2011 a 200.000 furgoni e la conseguente richiesta di 7 sabati lavorativi obbligatori fino a giugno, a fronte di 150 assunzioni per tre mesi.
"E' un raggiro bello e buono quello che Fiat ha provato a fare ieri - dice Di Matteo nel corso di una conferenza stampa - fatto senza scrupoli sulla pelle di 150 operai: si parlava di 150 assunzioni per gli ex contratti a tempo determinato, di sabati lavorativi, di arrivi da Mirafiori di 150 operai in cassa integrazione. Dopo la discussione, nella quale la nostra Rsu ha posto alcune condizioni che riteniamo imprenscindibili, come l'assunzione a tempo indeterminato al termine dei 3 mesi degli operai, di non fare discriminazioni tra gli ex contratti a tempo determinato, e' arrivato un verbale che nessuno si aspettava, cambiato nella sostanza con un raggiro". Il segretario regionale della Fiom fa riferimento "a una clausola aggiunta che imponeva il divieto di sciopero nei sabati indicati sia per i sindacati firmatari dell'accordo, sia per il singolo lavoratore. Un ricatto peggiore di quello perpetrato a Mirafiori e Pomigliano, senza neanche pensare almeno a un referendum, tra l'altro, perche' Marchionne sa che qui in Sevel non passerebbe mai".
Appena due giorni fa un altro sindacato, la Fim-Cisl, aveva annunciato l'intenzione di Sevel di tornare ad assumere dopo 3 anni.
"Il segretario nazionale della Fim-Cisl, Bruno Vitali, o e' in malafede o e' uno sprovveduto - ha aggiunto Di Matteo - ci ha accusato di volere mandare via la Fiat dall'Italia strumentalizzando il nostro interesse a sapere cosa sara' del futuro prossimo di Sevel: la mia solidarieta' va ai delegati della Fim-Cisl che in Sevel lavorano e subiscono l'ipocrita posizione della dirigenza Fim-Cisl". Nel pomeriggio dovrebbe esserci un altro incontro tra Sevel - joint venture partecipata al 50% da Fiat e Psa (Peugeot-Citroen) - e Rsu per discutere ulteriormente dell'accordo.


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