Il viceministro agli Affari Esteri per gli Italiani nel mondo, Franco Danieli, ha reso noto che dopo una prima fase sperimentale, avviata nei mesi scorsi e che sta dando ottimi risultati, entro il prossimo mese di settembre, entrerà a pieno regime la firma digitale per tutti i funzionari amministrativo contabili del Ministero degli Affari Esteri, sia in sede che allestero.
Si tratta di una innovazione tecnologica di grandissimo rilievo - ha sottolineato il Viceministro (nella foto) - che consentirà di abolire la trasmissione cartacea tra sedi estere e Ministero, e tra questultimo e Corte dei Conti, di tutti i rendiconti, i bilanci di verifica e gli allegati, le distinte di spesa, il riepilogo delle entrate e i conti giudiziali, ottenendo tra laltro un risparmio di circa un milione di fogli di carta.
Nellambito degli obiettivi strategici del Ministero degli Affari esteri, la cui rete è capillarmente distribuita in cinque continenti con 360 sedi tra ambasciate, rappresentanze permanenti, consolati e istituti di cultura e oltre ottomila dipendenti coinvolti, la firma digitale rappresenta uno dei cardini del processo di razionalizzazione, semplificazione ed e-government della pubblica amministrazione.
Il Ministero degli Affari Esteri è stata una delle prime amministrazioni centrali ad aderire al progetto della Firma digitale, riconoscendone il fondamentale apporto nel processo di informatizzazione dei servizi e nel conseguimento di importanti benefici e risparmi non solo per la struttura ma anche per i quattro milioni di concittadini residenti allestero.
La firma digitale - conclude Danieli - rappresenta infatti uno strumento indispensabile per lautomazione dei processi amministrativi, per il miglioramento dellefficienza delle procedure contabili, di spesa e di gestione e per consentire limmediato interscambio dei flussi documentali con leliminazione del supporto cartaceo.