Firmata l'ordinanza per la bonifica dei Palazzi Clerico a Pescara

08 Aprile 2012   09:49  

“Bonifica entro 15 giorni dei cosiddetti ‘Palazzi Clerico’ a Pescara, quei fabbricati mai completati e abbandonati da decenni, situati tra via Tavo e via Tiburtina, fonte di degrado e di pericolo igienico-sanitario. L’ordinanza già sottoscritta, è stata notificata a tutti i cinque proprietari dei manufatti che dovranno provvedere al ripristino delle opportune condizioni di sicurezza entro due settimane al massimo. Trascorso inutilmente tale termine, interverrà d’ufficio l’amministrazione comunale, provvedendo però poi al recupero della somma a carico dei privati che verranno anche sanzionati per danno ambientale”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la firma dell’ordinanza già inviata ai destinatari, tutti appartenenti alla famiglia Clerico.

“La problematica – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – è stata anche oggetto di una seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata su sollecitazione dei residenti di via Tavo e via Tiburtina, a pochi passi da due manufatti, cittadini incolpevoli che da anni lamentano il disagio di dover vivere vicino a quei due ‘scheletri’ di cemento incompiuti per varie vicende amministrative, due scheletri ovviamente abbandonati che però costituiscono un elemento di forte degrado nel quartiere: rifugio per tossicodipendenti e spacciatori, ma anche per senzatetto, luogo di prostituzione, discarica di ogni genere di rifiuto, e lo dimostrano le continue e numerose ispezioni effettuate sul posto di volta in volta dal Nucleo Ambiente della Polizia municipale e dalla stessa Asl. E nel corso di quella seduta straordinaria del Consiglio comunale abbiamo anche tentato un confronto tra i cittadini e gli stessi privati proprietari che però, in quella sede, non hanno voluto prendere la parola in aula. A questo punto abbiamo avviato le procedure per raggiungere l’obiettivo della bonifica dell’area al fine di restituire tranquillità e serenità ai residenti del posto. L’ultimo sopralluogo è stato effettuato dalla Polizia municipale e dalla Asl lo scorso 28 febbraio, un’ispezione dalla quale è emersa la presenza sulla recinzione di almeno un passaggio ricavato dalla rete divelta in cui risulta possibile addentrarsi sia nel terreno che presso il piano terra degli stabili, ormai divenuti ricettacolo di rifiuti di ogni genere sparsi sul terreno con una maggiore incidenza presso le recinzioni di confine. Ma soprattutto è emerso che quegli stabili sono effettivamente una sorta di ghetto con gravi rischi per i residenti della zona dal punto di vista igienico-sanitario. A questo punto la stessa Asl ha richiesto l’emissione di un provvedimento specifico a carico dei proprietari e ho subito firmato la relativa ordinanza: in sostanza la famiglia Clerico dovrà provvedere, ‘anche tramite l’ausilio dei servizi pubblici preposti, all’eliminazione delle fonti di rischio per la salute pubblica, quali siringhe monouso, escrementi abbandonati, con la pulizia completa delle aree scoperte, alla derattizzazione del terreno e dei fabbricati, allo sfalcio dei canneti, alla disinfestazione del pianterreno dei fabbricati, alla chiusura o recinzione completa del piano terra degli stabili per quanto possibile evidenziando il divieto di accesso con apposita segnaletica’. L’ordinanza è quanto mai necessaria e urgente in quanto lo stato dei luoghi contrasta nettamente con i principi generali dell’abitato e costituiscono un pericolo per la popolazione. La bonifica dovrà essere eseguita inderogabilmente entro quindici giorni; in caso di inadempienza interverrà l’amministrazione comunale con rivalsa delle spese a carico dei soggetti inadempienti, con l’applicazione delle sanzioni previste. Il nostro obiettivo è quello di restituire decoro e dignità al rione intero nel più breve tempo possibile”.

 

 


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