Fitodepurazione in corso di sperimentazione nelle Pagliare di Tion

11 Luglio 2006   13:34  
Al via il cantiere didattico di ingegneria naturalistica nel Parco Regionale Sirente Velino, avente come oggetto di studio teorico e pratico la fitodepurazione, processo per depurare le acque reflue civili (cucina e bagno), che utilizza le piante come filtri biologici in grado di ridurre le sostanze inquinanti in esse presenti. Ad organizzarlo in collaborazione con il Parco Regionale Sirente-Velino, è l´Uncem. Dopo il corso teorico svoltosi oggi 11 luglio a Goriano valli, presentato dal Prof. Giovanni Damiani, biologo, già Assessore Regionale all’ambiente e componente del Consiglio Direttivo del Parco Regionale Sirente Velino e dalla D.ssa Gianna Mazzoni e Maria Loreta Bernabei dell’AIPIN, è previsto per il 12 luglio il corso pratico, nello splendido villaggio d´altura delle Pagliare del Sirente (comune Tione delgi Abruzzi). Al corso sono presenti venti professionisti provenienti da Torino e da tutta Italia nonché Alfonso Lucrezi già Presidente dell’UNCEM e attualmente Presidente FF del Parco Sirente Velino. "Abbiamo individuato le Pagliare - spiega il direttore del Parco Oremo Di Nino - come luogo adatto per la fase pratica del corso, perchè esso non è dotato di un impianto di depurazione che invece si rende necessario a causa dell´aumento delle presenze, in particolare nel periodo estivo. Peraltro, in una Regione fatta di Parchi è fondamentale pianificare interventi che mitighino i dissesti ambientali". La fitodepurazione viene individuata dal Parco e dall´Uncem come l´aternativa migliore ai depuratori tradizionali, molti dei quali in disuso, essendo poco impattante sull´ambiente ed avendo il notevole vantaggio di avere bassissimi costi di realizzazione e manutenzione. L´impianto delle Pagliare potrebbe essere dunque il primo di una lunga serie da realizzarsi a servizio di altri e più popolosi paesi.

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