Fondi Por-Fesr e Zona franca, Perrotti scrive alla Regione

02 Novembre 2009   16:58  

"Gent.mo Presidente e Gent.mi Consiglieri sono qui a rappresentarVi, come rappresentante dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di L’Aquila, sindacato che opera nei confronti di tutti quei soggetti individuali e collettivi che possono incidere sull'attività dei Giovani Dottori Commercialisti o influenzarne le prospettive professionali, una problematica da risolvere in tempi certi per dar modo al settore produttivo di ripartire in tempi certi e brevi, tenuto conto che sono ormai passati quasi sette mesi dal 6 Aprile". È quanto si legge nella lettera inviata da Ettore Perrotti al presidente della Regione Chiodi, all'assessore Castiglione ed a tutti i consiglieri regionali.

"In particolare - prosegue - l'Asse "Cratere" del POR FESR Abruzzo 2007/2013 è indirizzato esclusivamente ai territori colpiti dal sisma del 6 aprile; nel particolare per le imprese le Attività VI 1.1 e 1.2 rispettivamente, “Interventi di riattivazione dell’attività produttiva delle Imprese (art.87.2.b del Trattato)” e “Attrazione nuove imprese nell'area del Cratere” sono destinate a far ripartire l'economia del territorio ristorando, da una parte i danni alle imprese esistenti alla data del 6 aprile e dall'altro incentivando l'ubicazione di nuove imprese nell'area cratere.

Il ristoro dei danni attivato attraverso il regime di aiuto di Stato n 459/A/2009, approvato dalla CE, DG COMP in data 16 ottobre 2009 ha lo scopo di ristorare i danni alle imprese (nell'accezione comunitaria più ampia di tale termine) arrecati a beni immobili, mobili e scorte (per queste ultime limitatamente al 20%) e permettere alle imprese di ripartire in altre ubicazioni (sempre nell'area cratere) con il riconoscimento del "costo di trasferimento".

In alternativa a quest'ultimo viene riconosciuto anche un contributo per la sospensione dell'attività, basato sui redditi dichiarati in UNICO_2009.

E' quindi ormai evidente l'importanza che riveste la tempestiva attivazione dei due strumenti e la necessaria "gestione" degli stessi nella città di L'Aquila, magari anche con l'attivazione di uno sportello informativo e il coinvolgimento delle associazioni di categoria, gli ordini professionali, etc. nella definizione delle linee di intervento e successivamente nel periodo di applicazione.

Secondo ma non meno importante argomento è quello della Zona Franca a seguito dell’approvazione di una linea guida nella seduta del 22/09/2009; in particolare si chiede tempistica e attuazione pratica dello stesso strumento e risposte dal Ministero dello Sviluppo economico e dai competenti uffici dell'Unione Europea che chiariscano e definiscano criteri e modalità per l’attuazione della stessa Zona Franca.

Nell’attesa di un Vostro pronto riscontro, l’occasione mi è gradita per inviarVi i miei più cordiali saluti".

 


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