Fondi RESTART bloccati: accuse contro il sindaco e appello per concertazione immediata

25 Ottobre 2024   14:45  

Il capogruppo del PD, Albano, critica la gestione dei fondi RESTART e chiede una programmazione efficace e condivisa con le istituzioni culturali.

"Accogliamo con favore la nota delle istituzioni culturali sui fondi RESTART e ne condividiamo lo spirito, esprimendo loro la nostra vicinanza", ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Albano, commentando la lettera aperta firmata da dieci associazioni culturali. Queste organizzazioni hanno ribadito l'importanza dei fondi destinati alla cultura e al turismo, richiamando l'attenzione pubblica su un tema cruciale per il territorio.

Albano ha sottolineato come la questione RESTART sia finalmente tornata al centro del dibattito pubblico, denunciando però la mancanza di trasparenza da parte del sindaco Biondi. "È uno strumento troppo prezioso per essere gestito da pochi politici senza un'ampia discussione pubblica. Il sindaco, invece, ha scelto di attaccare le associazioni per aver chiesto una concertazione e avanzato delle proposte. Ora ci dobbiamo aspettare una risposta simile anche contro le istituzioni culturali?"

Albano, che segue da anni la vicenda dei fondi, nati sotto l’amministrazione PD, insiste sull'urgenza di una programmazione più efficiente. Secondo lui, le risorse RESTART 2 dovrebbero essere usate non solo per le attività produttive, ma anche per sostenere la crescita culturale, incentivare il turismo e aumentare gli investimenti locali. "La nostra città ha un potenziale culturale immenso, di livello metropolitano. Con le giuste politiche, questo settore potrebbe diventare una vera industria, in grado di creare nuovi posti di lavoro e far crescere l'economia locale."

Albano ha anche fatto il punto sui fondi attualmente disponibili: "Nelle casse della Regione ci sono ancora 47 milioni di euro residui dal RESTART 1, mentre il CIPESS è in procinto di assegnare altri 110 milioni per il RESTART 2. Questi fondi rappresentano un'opportunità straordinaria per il territorio, ma solo se utilizzati con saggezza. Non possiamo permetterci di disperderli in contributi frammentati e non mirati: è necessario un progetto strutturale."

Per Albano, gli interventi devono essere di tipo strutturale e programmati sul lungo termine. Sostiene che le risorse dovrebbero sostenere stabilmente le istituzioni culturali, invece di concentrarsi su singoli eventi occasionali, che non garantiscono un ritorno duraturo per il territorio. "Occorre una strategia di lungo periodo che possa dare risultati concreti e non azioni sporadiche senza continuità."

Il consigliere PD ha poi ricordato come il primo piano RESTART fosse stato elaborato attraverso un tavolo di concertazione che coinvolgeva Regione, Comune, forze istituzionali, sociali ed economiche. Albano insiste sulla necessità di riattivare quel tavolo di confronto, soprattutto ora che ci sono fondi non ancora programmati, e che potrebbe giocare un ruolo cruciale per il futuro sviluppo del territorio. "Nel maggio 2023 ho presentato un ordine del giorno per impegnare il sindaco a riaprire quel tavolo, coinvolgendo tutte le parti interessate: sindacati, associazioni di categoria, istituzioni culturali, professionisti, sindaci del cratere. Ma il centrodestra ha bocciato la proposta, dimostrando la propria resistenza al dialogo."

Nonostante il rifiuto, Albano conferma la volontà di riproporre l'ordine del giorno, offrendo alla maggioranza una nuova opportunità di partecipare al confronto. Inoltre, chiederà la convocazione di una commissione consiliare ad hoc, per dare voce a tutti gli attori che dovrebbero sedere a pieno titolo al tavolo di concertazione. "Siamo convinti che il confronto sia essenziale, e il centrodestra deve capire l'importanza di coinvolgere tutte le realtà del territorio per una pianificazione efficace e condivisa."


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