Fondi a pioggia alle scuole, aperta un'inchiesta giudiziaria

19 Novembre 2011   09:46  

La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto una inchiesta sui fondi del terremoto distribuiti a pioggia alle scuole di tutto l'Abruzzo. La Finanza, su delega della magistratura, ha acquisito la documentazione negli uffici del commissariato per la ricostruzione.

L’inchiesta, per la quale si procede contro ignoti, secondo quanto riporta il quotidiano Il Centro, mira a verificare se ci sono stati abusi nella individuazione delle scuole danneggiate poi destinatarie dei fondi da erogare per la messa in sicurezza. L’iniziativa della magistratura arriva dopo il polverone alzato dai media, da ultimo dalla trasmissione Report andata in onda su Raitre.

Al centro dell'attenzione i 220 milioni di fondi per le scuole terremotate dell’Aquila che sono stati dirottati su istituti di Comuni al di fuori del cratere. Di questi fondi solo 2 milioni sono stati destinati dal commissario Gianni Chiodi alle scuole dell’Aquila a fronte di un fabbisogno effettivo ben maggiore. Il resto delle risorse è finito altrove e utilizzato anche per la messa in sicurezza di edifici illesi dal sisma o che da tempo non ospitano più scuole.

Come, ad esempio, il caso di Castel del Monte dove la scuola è chiusa da dieci anni o di Magliano dei Marsi, dove è vice sindaco Antonio Morgante, capo della segreteria di Chiodi e la scuola non ha subito danni apprezzabili dal sisma del 6 aprile.

A denunciare per primi la situazione furono l’assessore comunale Stefania Pezzopane, il consigliere provinciale Pierpaolo Pietrucci e il capogruppo comunale del Pd, Vito Albano.


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