Forumed 2011: una bella iniziativa, con poca trasparenza

Frattini rimarca l'opportunità italiana nel commercio con l'Est

27 Giugno 2011   14:05  

Apertura della seconda edizione del Forumed, il Forum del Mediterraneo in programma da oggi fino al 30 giugno presso gli spazi espositivi della Camera di Commercio di Chieti, affidata al Ministro degli esteri Franco Frattini.

"Con l'ingresso in Europa di molti paesi dell'est e la loro crescita in termini economici - ha esordito il titolare della Farnesina - l'Italia ha il dovere di aprirsi a queste realtà come opportunità di sviluppo e l'Abruzzo, in questo, deve avere un ruolo di primo piano, cioè quello di rappresentare un ponte verso i Balcani".

Alla presenza del presidente della Regione Chiodi e dell'assessore allo sviluppo economico, Alfredo Castiglione, promotore di questa importante biennale nata dai Giochi del Mediterraneo come occasione di scambi culturali ma soprattutto commerciali verso i paesi del Mediterraneo, Frattini ha affrontato anche temi di politica internazionale, la primavera araba, il momento economico di ripresa ancora molto lenta, ed ha rilanciato il concetto di Mediterraneo come elemento di traino per l'intera Europa.

Al Forum stanno partecipando delegazioni provenienti da ben 11 paesi, tra questi parlamentari, amministratori locali e consiglieri commerciali.

P.S. -  A PROPOSITO DI FORUMED E LIBERA CONCORRENZA

L'iniziativa Forumed è stata promossa attraverso una campagna di promozione istituzionale attraverso inserzioni pubblicitarie in vari mezzi di informazioni. La nostra testata, aveva formulato una proposta all'assessorato delle Attività produttive, che non è stato presa in considerazione. E in linea di principio fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire. Nel libero mercato si può vincere e si può perdere.

Ci chiediamo però, in nome delle pari opportunità e della libera concorrenza, con quali criteri l'assessorato ha deciso come e a favore di chi destinare il budget della comunicazione previsto nel progetto Forumed.

E' stato confrontato il rapporto costi e benefici di ciascuna proposta commerciale? E' stata preventivamente svolta un'analisi di mercato? Esiste documentazioni e rendicontazioni utili a dimostrare che il piano di comunicazione scelto dai dirigente della regione era il migliore?

Ci duole constatare, ancora una volta, una certa opacità nelle modalità di affidamento di lavori da parte degli enti pubblici, che invece per legge dovrebbero essere tenuti a garantire massima pubblicità, trasparenza e pari opportunità per i competitor privati. La concorrenza fa bene non solo al mercato, ma anche alle tasche dei cittadini. Perchè solo la concorrenza, quella vera, fa si che un lavoro di pubblica utilità sia svolto nel migliore dei modi ad un costo congruo.

 


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