Foto hard per ricatto: 27enne costretto a pagare, denunciati tre sospetti

08 Gennaio 2025   16:49  

Dipendente pubblico vittima di un’estorsione online: 4.700 euro versati per evitare la diffusione di immagini compromettenti. Indagati tre giovani stranieri.

Un inganno digitale che si è trasformato in un incubo. Un uomo di 27 anni, impiegato pubblico e residente in un paese della provincia di Chieti, è caduto vittima di una sofisticata trappola di estorsione sessuale. Fingendo di essere una ragazza in videochiamata, i malintenzionati lo hanno indotto a compiere atti di autoerotismo, registrando il tutto a sua insaputa. Con il materiale compromettente in mano, lo hanno minacciato: «Se non ci dai i soldi, le tue foto saranno diffuse ovunque». Temendo per la propria reputazione, l’uomo ha ceduto, trasferendo 4.700 euro.

Il ricatto non si è fermato qui. Per aumentare la pressione, i criminali hanno inviato le immagini a un suo amico, reiterando la minaccia. Dopo una rapida indagine, la polizia postale e l’Ufficio prevenzione generale della questura di Chieti hanno identificato i presunti responsabili: Moustapha Cheick Fofana, 25 anni, attualmente irreperibile; Sindou Abdel Azis Diaby, 39enne residente in provincia di Cuneo; e Pawel Daniel Langhammer, 19enne polacco domiciliato a Venegono Superiore, in provincia di Varese. I tre sono titolari delle carte prepagate su cui sono stati versati i soldi estorti.

Il pubblico ministero Giuseppe Falasca ha formalizzato l’accusa di estorsione aggravata per fatti avvenuti tra il 24 luglio e il 2 agosto 2023. Gli indagati, assistiti dagli avvocati Corradino Marinelli, Davide Basso e Luca Carignola, compariranno davanti al giudice Andrea Di Berardino nell’udienza preliminare fissata per il prossimo 5 marzo. La vittima avrà la possibilità di costituirsi parte civile, un passo importante per ottenere giustizia e sensibilizzare sulle insidie del ricatto online.


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