Franco Gabrielli capo della protezione civile in autunno

10 Maggio 2010   13:59  


Guido Bertolaso lascerà la Protezione civile probabilmente già a settembre, e il suo futuro vicecapo dipartimento, l'attuale prefetto de L'Aquila Franco Gabrielli, che assumerà l'incarico il 14 maggio, ne prenderà il posto.
L'entourage di Bertolaso parla di decisione presa da tempo, prefigura un passaggio delle consegne più lungo e indica dicembre come mese dell'avvicendamento. Ma l'accelerazione dell'inchiesta di Perugia e la tensione provocata nel governo dalla goffa conferenza stampa di venerdì scorso con annesso incidente diplomatico con gli Stati Uniti, potrebbero rendere i tempi assai più brevi. È un fatto che la conferma di una decisione ormai presa l'ha data lo stesso Guido Bertolaso ieri a Udine intervenendo a un dibattito per i 34 anni dal sisma del Friuli.

"Gli uomini passano - ha detto - la Protezione civile, con il suo straordinario bagaglio di esperienza, resta. Non è un mistero per nessuno che già mesi fa dissi di voler lasciare la Protezione civile. Poi mi fu chiesto di rimanere vista l'emergenza per il terremoto dell'Aquila. Ora che al Dipartimento è arrivato il mio vice penso di poter lasciare".
Nel dibattito con Giuseppe Zamberletti, ex Commissario straordinario per il terremoto in Friuli, Bertolaso ha fatto un cenno alla cronaca usando alcuni aneddoti. "Zamberletti - ha spiegato - venne "trombato" e non fu rieletto mentre stava ancora lavorando a una delle tante emergenze affrontate. Il suo successore, Guido Barberi, a dieci anni di distanza, sta ancora aspettando giustizia per il cosiddetto scandalo Arcobaleno. Non vi annoio - ha aggiunto Bertolaso - con le questioni che mi riguardano perché le conoscete. Oggi non si può contrastare l'immediatezza e la velocità dell'informazione. Basta una fotografia messa su YouTube per annullare il lavoro di mesi e per rovinare le persone. Ma gli uomini passano e debbono passare. L'importante è che resti la Protezione civile".

Le parole di Bertolaso riconfermano il nervosismo di questi ultimi giorni e testimoniano la delicatezza delle questioni che in questo momento lo assediano. Le consulenze della moglie per il costruttore Diego Anemone, il lavoro del cognato Francesco Piermarini sempre per il costruttore nei cantieri del G8 della Maddalena e quindi a L'Aquila, sono entrambe oggetto di un'indagine che non promette di concludersi di qui a poche settimane (proprio venerdì scorso Bertolaso si era pubblicamente lamentato del fatto che a distanza di tre mesi la sua posizione di indagato per corruzione a Perugia non fosse stata ancora archiviata).

Il compito che si prepara per il suo successore Franco Gabrielli (già direttore del Sisde nei due anni del governo Prodi) indicato dal Consiglio dei ministri un paio di settimane fa, è tutt'altro che semplice. Eredita una macchina rodata ma costruita a immagine e somiglianza dell'uomo che ne è stato il padrone per anni. Non sarà quindi soltanto una questione di lustro e di onore da restituire alla Protezione civile ma di uomini e di strutture da ridefinire. Senza contare che le indagini su quanto accaduto in questi anni di gestione Bertolaso potrebbero riservare ancora molte sorprese.

Fonte www.repubblica.it


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