Fumare in gravidanza aumenta rischio patologie psicologiche nel bambino

17 Maggio 2014   15:10  

Le persone esposte in fase prenatale al fumo di tabacco esibiscono una risposta piu' debole in alcune regioni del cervello durante l'elaborazione di compiti che includono il controllo delle inibizioni (la capacita' di frenare risposte inappropriate). Lo ha scoperto un nuovo studio pubblicato su 'Jama Psychiatry'. Il fumo durante la gravidanza e' stato associato recentemente ad un aumento del rischio di psicopatologie nei bambini, come il deficit di attenzione. I bimbi con questa patologia possono presentare, tra i sintomi, scarso controllo inibitorio.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno sottoposto a risonanze magnetiche un gruppo di giovani adulti fino ai 25 anni d'eta' seguiti sin dalla nascita per valutare gli effetti dell'esposizione prenatale al tabacco sull'attivita' neurale coinvolta in disturbi come il deficit di attenzione. Lo studio ha coinvolto in tutto 178 madri e 175 figli, sui quali i sintomi di disturbo da deficit di attenzione e iperattivita' sono stati misurati durante l'infanzia. Le risposte inibitorie nel cervello sono risultate decisamente piu' deboli tra gli individui esposti nel grembo alle sigarette.

Alti livelli Pcb aumentano effetti nocivi 

Il Pcb aumenta gli effetti nocivi del fumo: livelli elevati nel sangue di bifenili policlorurati rafforzano, infatti, l'impatto negativo che hanno le sigarette sulla salute. Lo ha scoperto un nuovo studio condotto dall'Universita' di Uppsala, in Svezia, pubblicato sulla rivista 'Plos One'. La ricerca ha lavorato su un gruppo di mille 70enni, uomini e donne di Uppsala. I risultati hanno dimostrato che il rischio di morire entro gli 8 anni di follow-up era del quaranta per cento piu' alto per i fumatori con bassi livelli di Pcb nel sangue rispetto ai non fumatori.

Per i fumatori con alti livelli di Pcb nel sangue il rischio era del 640 per cento superiore. Anche tra gli ex fumatori il pericolo di morire era considerevolmente piu' elevato tra gli individui con tassi elevati di Pcb nel sangue rispetto alle persone con bassi livelli (370 per cento di rischio in piu' contro venti per cento). Nessuna percentuale elevata di rischio di mortalita' e' stata riscontrata tra coloro che non avevano mai fumato. I bifenili policlorurati sono un gruppo di contaminanti ambientali che sono stati vietati quasi 20 anni fa ma, poiche' si accumulano nella catena alimentare e rimangono nel corpo umano per un periodo molto lungo, si trovano ancora alti livelli nel sangue della maggioranza della popolazione in Svezia e in molti altri paesi industrializzati.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore