Funivia del Gran Sasso, ambientalisti dicono "no" a illuminazione notturna e colorazione piloni

04 Maggio 2011   11:03  

Immediato ritiro di qualsiasi progetto che preveda l’illuminazione notturna della Funivia di Campo Imperatore e la colorazione di rosso dei piloni.

A chiederlo è un cartello di associazioni e movimenti che comprende Wwf, Lipu, Altura, Pro Natura, Circolo Legambiente L’Aquila, Italia Nostra L’Aquila, Gruppo Naturalisti Rosciolo, Forum Ambiente di Sinistra Ecologia Libertà, Circolo Valorizzazione Terre Pubbliche.

Gli ambientalisti fanno appello all’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e al Comitato Regionale VIA affinché non autorizzino le opere. "Gli scopi di un impianto così inutile e costoso, - scrivono in una nota - ben 300 mila euro con fondi della Protezione Civile, sembrano veramente misteriosi. In tempi in cui la nostra società si attiva per il risparmio energetico, per contrastare il nucleare, per un utilizzo più razionale del territorio per la produzione delle fonti di energia rinnovabile, i nostri amministratori pensano all’illuminazione notturna della Funivia del Gran Sasso.

Curiose e poco credibili appaiono le motivazioni addotte dai propositori dell’impianto, cioè che il funzionamento notturno della Funivia e la 'evidenziazione' del tracciato (affinché si veda dall’autostrada), sia necessario alla sicurezza dei cittadini.

Il progetto prevede, tra l’altro, - secondo le associazioni - la colorazione 'rosso vivo' dei piloni della funivia: un’ulteriore inammissibile offesa al paesaggio. Un ennesimo spreco di fondi pubblici a totale danno dell’ambiente e dei Parchi! Le opere, infatti, ricadono interamente all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in una Zona di Protezione Speciale - IT 7110128 della Direttiva 2009/147/CE 'Uccelli' - nell’IBA 204 Gran Sasso e Monti della Laga (Important Bird Areas), e in un’area oggetto di studi per la presenza di rarissime farfalle notturne, minacciate di estinzione a livello europeo, nonché di notevole importanza per diversi uccelli stanziali e migratori, nonché per i chirotteri, e oggetto di studi scientifici da parte di studiosi di fama internazionale.

L'illuminazione notturna è uno dei principali fattori di scomparsa di rare specie di farfalle notturne ed è causa di forti squilibri comportamentali nei chirotteri e negli uccelli. Questi animali avranno i cicli biologici completamente stravolti e saranno messi in grave pericolo dall’illuminazione artificiale di aree che, fino ad oggi, almeno nelle ore notturne, non subiscono l’impatto della presenza umana. Oltre alla sopra citata normativa europea, le opere previste sono in contrasto con la normativa Italiana istitutiva del Parco Nazionale e con alcune norme Regionali, fra queste: · La Legge Regionale n. 12 del 3/03/2005 recante 'Misure urgenti per il contenimento dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico' (B.U.R.A. Abruzzo n. 15 del 18-3-2005) · La Legge Regionale n. 59 del 22/12/2010 - di Sostituzione dell’articolo 1 della legge regionale 7 settembre 1993, n. 50 - recante: 'Primi interventi per la difesa della biodiversità nella Regione Abruzzo: tutela della fauna cosiddetta minore'".

Le associazioni e i movimenti annunciano che saranno intraprese azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di pressione sull’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e sulla Regione Abruzzo, affinché il progetto sia bocciato.

"Perché - spiegano - continuare a 'buttare' risorse pubbliche nell’unica direzione del potenziamento dei 'bacini sciistici', attività già costose per le finanze pubbliche e che non hanno mai dimostrato di essere la vera vocazione di questo territorio? Perché gravare le casse comunali e del Ctgs, cioè le nostre, per pagare una bolletta pesantissima per questo perenne, gigantesco, 'albero di Natale'? Spendiamo questi soldi per scopi di vera utilità sociale!".


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