Sette operai di una ditta di pulizie rischiano il processo per aver sottratto merce per oltre 5.000 euro da un supermercato Lidl di Sulmona.
Un episodio di furto aggravato ha coinvolto alcuni dipendenti di una ditta di pulizie che lavoravano in un supermercato Lidl di Sulmona. Sette addetti, con età compresa tra i 40 e i 50 anni, sono accusati di aver ripulito letteralmente il supermercato, sottraendo merci per un valore complessivo di 5.000 euro. L’episodio risale al 6 febbraio dell’anno scorso, quando gli operai, mentre stavano svolgendo il loro turno di pulizia, hanno iniziato a prendere merce dagli scaffali. Da prodotti alimentari di prima necessità, come pannolini, carne fresca e stoviglie, a oggetti per l’arredamento, utensili, giochi e addirittura un’affettatrice. Una vera e propria "spesa" che ha sorpreso tutti, con la merce rubata destinata a essere caricata su un furgone diretto verso Pescara.
I carabinieri della compagnia di Sulmona, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno intercettato i sette lavoratori mentre stavano caricando la refurtiva. Accortisi dell’accaduto, i militari hanno immediatamente arrestato i dipendenti della ditta di pulizie, che hanno ammesso le proprie colpe durante l'interrogatorio, collaborando con gli investigatori. Per tutti e sette sono scattati gli arresti domiciliari, successivamente convalidati dal giudice per le indagini preliminari, Francesca Pinacchio, che ha deciso di rimetterli in libertà. Tre dei sette operai hanno ricevuto anche il divieto di dimora a Sulmona.
In un’intervista durante l’interrogatorio, i sette accusati hanno cercato di giustificare il gesto, mostrando le proprie buste paga, che definivano insufficienti a coprire le proprie necessità quotidiane. "Questi sono i nostri stipendi da fame. Siamo costretti a vivere con soli 150 euro al mese. Siamo disperati e abbiamo agito per necessità", hanno dichiarato al giudice. Inoltre, durante le indagini sono emersi dei complici all’interno della struttura: due vigilantes del supermercato, accusati di aver favorito i furti, non intervenendo per fermare i dipendenti. I due saranno sottoposti a procedimenti separati, con l'accusa di favoreggiamento.
A seguito dell’esito delle indagini, il sostituto procuratore Edoardo Mariotti ha richiesto il rinvio a giudizio per i sette lavoratori, che dovranno comparire davanti al giudice pre-dibattimentale del Tribunale di Sulmona il prossimo 6 maggio. In quella sede si deciderà se procedere con il processo o se emettere una sentenza di proscioglimento. La vicenda ha sollevato un ampio dibattito sul tema delle condizioni di lavoro e della disuguaglianza economica, mettendo in luce i limiti che possono portare a scelte disperate.