Parte dallAquila la riflessione nazionale sui nuovi scenari che la crescente liberalizzazione del mercato pone nella gestione delle reti di pubblica utilità. Il convegno Gestioni delle Reti: dallInterconnesione alle Opzioni Reali svoltosi oggi presso la Facoltà di Ingegneria dellateneo aquilano, ha avuto come obiettivo quello di confrontarsi e di far capire al territorio e alle istituzioni limportanza della gestione delle utilities in uno scenario di sempre maggiore competizione tra le imprese, competizione che rende di fondamentale importanza anche la manutenzione delle infrastrutture. La liberalizzazione del mercato, anche per effetto dei nuovi provvedimenti Bersani – ha spiegato Prof. Massimo Gastaldi associato di economia applicata allingegneria dellUniversità dellAquila – pone una serie di problemi, che dovranno essere affrontati e regolamentati, di carattere economico, tecnico e gestionale. In questo scenario quello dellinterconnessione delle reti è la prima e tra le più importanti questioni da risolvere. Un corretto accesso di più gestori alle infrastrutture esistenti, infatti, garantisce una qualità del servizio e costi sempre più convenienti per gli utenti finali: ovvero i cittadini. Un dibattito aperto e di grande attualità che solleva altri problemi come quello della valutazione degli investimenti sulle reti infrastrutturali. Un argomento questo – ha continuato Gastaldi – affrontato dal convegno odierno che ha prospettato alcune possibilità e nuove metodologie come le Opzioni Reali. Lopzione come modalità derivata dal settore economico può essere applicata anche nelle scelte di investimento che si possono fare per la gestione delle reti e per nuove infrastrutture . Insomma da questo dibattito è scaturita una nuova filosofia che guarda alle infrastrutture a servizio delle utilities come strumento per raggiungere una sempre maggiore efficienza; Non dobbiamo più pensare – ha concluso Gastaldi – a questo settore come a qualcosa di immutabile ma, invece, dobbiamo capire come migliorarlo nel tempo attraverso la possibilità di un accesso ottimale alle reti da parte di più imprese – gestori, valutando e monitorando gli investimenti in manutenzione. Tutto questo per garantire la qualità del servizio offerto.
Durante la giornata di studio è stato presentato il Progetto IRIS proprio sullinterconnessione tra le Reti Infrastrutturali nei Servizi. Il progetto dopo un anno di lavoro – ha spiegato il Prof. Nathan Levialdi dellUniversità di Tor Vergata – ha dato i primi risultati nel campo delle telecomunicazioni e degli operatori mobili virtuali. Si è capito che nel nostro paese cè una forte asimmetria tra gli operatori, bisogna invece capire quale potrebbe essere il livello ottimale di interconnessione di diversi gestori sulle stesse reti e come larrivo di un nuovo operatore impatta poi sulla competizione derivata dal libero mercato. In questo senso è stato portato lesempio della Francia dove gli operatori virtuali sono arrivati sul mercato con un impatto positivo sulla concorrenza, con leffetto immediato de una riduzione delle tariffe. In questo senso il nostro progetto – ha concluso Levialdi – ha il compito di osservare e monitorare questo processo affinché anche in Italia, tra gli ultimi paesi ad introdurre il virtuale, si possano avere gli stessi effetti della Francia.
Non solo telefonia, a LAquila si è parlato anche di reti del servizio idrico con il Ministero delle Infrastrutture che attraverso ling. Roberto Sabatelli, ha presentato un ipotesi di nuova gestione della risorsa idrica Un nuovo modello – ha spiegato Sabatelli – che coinvolge pubblico e privato. Il primo responsabile sostanzialmente della fase di approvvigionamento e adduzione organizzata per distretti idrografici; mentre il secondo dovrà essere coinvolto nella fase della distribuzione.