I tanti comitati cittadini nati all'indomani del 6 aprile a L'Aquila hanno questa mattina presentato in conferenza stampa nel Parco Unicef, le iniziative parallele al vertice del G8, che avranno luogo nel capoluogo. Una fiaccolata la notte tra il 5 e 6 luglio, da mezzanotte alle ore 3.32, un atto di estremo amore per la città da ricostruire in fretta e bene, per non dimenticare le vittime, ma anche per chiedere verità e giustizia per gli errori umani che stanno dietro alcuni crolli, come quella della Casa dello studente.
Il 7 luglio al Parco dell'Unicef si terrà poi un grande forum nazionale, in cui i temi della ricostruzione sociale e della partecipazione sarà ripensata negli scenari globali.
A seguire il 9 luglio un sit-in pacifico nella villa comunale per ribadire le ragioni della campagna 100% ricostruzione, partecipazione, trasparenza. I comitati giudicano molto negativamente lo spostamento del G8 a L'Aquila perchè ha distolto l'attenzione sulla ricostruzione quella vera, delle case e dell'economia del territorio. Osserva a tal proposito Luca D'Antonis del Comitato Colta. ''E' stato annunciato che 2mila sfollati saranno ospitati nella caserma della Guardia di finanza, andrebbe anche spiegato agli aquilani che la guardia di Finanza è affittata dalle Banche per 13 milioni di euro l'anno''
A tre mesi dal sisma, denunciano, ci sono troppe non risposte, e in gran parte del cratere ancora nulla è ancora stato fatto. Si predilige la vetrina a ovvero l'apparenza, alla realtà. I comitati nella quasi totalità non aderiranno al pacifico corteo del 10 luglio indetto dai sindacati di base, pur ritenendo legittima l'iniziativa.
Nel servizio interviste a:
Antonietta Centofanti - Comitato vittime casa dello studente
Sara Vegni - Comitato 3e32
Pino de Santis - Comitato Ara
Stefano Frezza - Epicentro solidale
FIACCOLATA NELLA NOTTE TRA IL 5 ED IL 6 LUGLIO
DAL CASTELLO A MEZZANOTTE PER ARRIVARE A PIAZZA DUOMO ALLE 3.32
Sono passati tre mesi dalla tragedia che ha colpito la nostra terra.
Sentivamo da tempo la necessità di un momento di raccoglimento
collettivo per ricordare le nostre vittime.
Un momento che non è stato possibile in occasione dei funerali
di stato, una notte luminosa per ribadire con la forza del silenzio
che si deve far luce su tutte le responsabilità, che la richiesta
di verità e giustizia è il miglior modo per tenere viva la memoria
di chi non cʼè più.
Prima che LʼAquila sia accecata dalle luci della ribalta
internazionale, le nostre fiaccole la illumineranno per una notte.
La vita continua, la ricostruiamo tutti insieme.
Alla fiaccolata sono invitati a partecipare tutte le persone
che da ogni parte del mondo ci hanno dato la loro solidarietà.
Chi non potesse venire allʼAquila è invitato ad accendere una luce.
Alle 3.32
ABRUZZO SOCIAL FORUM CONTRO IL G8
Abruzzo social forum ha organizzato, insieme a altre associazioni, una fiaccolata a L'Aquila in occasione del G8. La manifestazione, annunciata oggi a Pescara da Renato Di Nicola, si terra' la notte tra il 5 e 6 luglio e prendera' il via dal parco Unicef e arrivera' a piazza Duomo alle 3.32, ora del terremoto del 6 aprile scorso. Chi non potra' partecipare ma vorrebbe esserci potra' accendere una luce. La fiaccolata sara' un momento di raccoglimento, e' stato spiegato, per ricordare le vittime del terremoto prima che su L'Aquila si accendano i riflettori del G8, a cui Abruzzo social forum e altri movimenti e associazioni sono contrari. "Riteniamo che questi incontri siano illegittimi - ha detto Di Nicola - perche' otto governi sperano di decidere le sorti di tutto il mondo ma in realta' in questi anni non hanno risolto un solo problema. Portare il G8 a L'Aquila e' stata una scelta disgustosa. Ci vuole rispetto per le persone e per il dolore e di certo non lo si offre con le passerelle. Da un mese si lavora per questo incontro, a L'Aquila, e non per la ricostruzione". Per partecipare alla fiaccolata partira' un bus da Pescara alle 23.30. Per tenere alta l'attenzione su questi temi sono state organizzate anche altre manifestazioni sul territorio tra cui quelle promosse da Legambiente sugli ecoprofughi e sui cambiamenti climatici.
UDU: LA REGIONE NON TUTELA GLI STUDENTI
L'Unione degli Universitari (Udu) considera "gravissima l'assenza totale della Regione Abruzzo nel tutelare gli studenti". Grave anche "il disinteressamento dell'assessore al Diritto allo Studio, Paolo Gatti". Per gli studenti iscritti all'Universita' dell'Aquila questa situazione rappresenta un vero e proprio "terremoto permanente". A 3 mesi dal sisma - prosegue l'Udu - non si registra alcun provvedimento da parte dell'assessore per il diritto allo studio, provocando cosi' seri disagi agli studenti. A pochi giorni dall'uscita del nuovo bando per le borse di studio, non e' stata data alcuna indicazione su come operare in questa situazione difficilissima; gli idonei non hanno la certezza della borsa pur avendo vinto un concorso pubblico; non e' chiaro se verranno o meno confermati i requisiti di merito per la conferma o l'acquisizione della borsa. Secondo l'Udu, per quanto riguarda la gestione pubblica degli alloggi di Casale Marinangeli, della casa dello studente, che verra' costruita dalla Regione Lombardia, e per gli alloggi presenti alla Reiss Romoli, "e' necessario un intervento straordinario che renda l'Adsu in grado di gestire migliaia di nuovi posti letto, insediando all'Aquila un centro residenziale universitario, costruito con Regione e Universita'. Non servono anni - prosegue l'Udu - ma basta una semplicissima legge regionale, risorse economiche e risorse umane recuperabili dalle innumerevoli crisi occupazionali in città . Serve uno stanziamento urgente di 4 milioni da destinare all'Adsu dell'Aquila per le borse di studio ed il ripristino dei servizi rivolti alla generalità degli studenti. Inoltre si ritiene indispensabile un potenziamento'' del sistema di trasporti su gomma e su rotaia da e verso L'Aquila, garantendo la piena gratuita' dei trasporti all'interno della Regione agli studenti iscritti all'ateneo aquilano. Alla Regione Abruzzo pero'- rileva l'Udu - non interessano tutte queste problematiche. Cio' e' dimostrato dalla totale indifferenza dimostrata dal 7 aprile riguardo il diritto allo studio. Ci sono studenti che rischiano seriamente di dover rinunciare agli studi per il mancato rispetto dei loro diritti. Ma questo ovviamente all'assessore al Diritto allo Studio non pare interessare. Nemmeno un incontro - osserva l'Udu - e' stato concesso agli studenti, nonostante le richieste". L'Unione degli Universitari si chiede quindi "se l'assessore regionale Paolo Gatti abbia preso atto della situazione". Il sindacato si chiede "se l'assessore se la sente di continuare in questa situazione o se intenda lasciare rassegnando le proprie dimissioni, considerato il suo operato che non solo ignora gli studenti, ma che addirittura li danneggia privandoli di un diritto fondamentale: quello di poter studiare. Gli studenti - conclude l'Udu - chiedono che finisca questo terremoto permanente che sono costretti a subire da ormai tre lunghi mesi e del quale non si vede la fine"