Gabriel Garko, non sono cattivo, ma in tanti mi vorrebbero morto

16 Gennaio 2014   08:28  

Si racconta a cuore aperto Gabriel Garko a Corriere.it e rivela dei particolari di vita che mettono letteralmente i brividi.

Parla di aggressioni e sabotaggi dei mezzi in cui viaggia, vittima dei "pazzi" e dei suoi stessi personaggi tv, sempre ipercattivi.

“Uno dei primi episodi risale a molto tempo fa. Mi sabotarono l’auto.

Io stavo guidando di sera, stavo andando vicino Napoli per lavoro - ha raccontato - A un certo punto andò in tilt l’impianto elettrico: si spensero tutte le luci e, siccome proprio in quel momento ero su una curva, non potendo più vedere assolutamente niente, andai fuori strada: per fortuna riportai solo qualche contusione, niente di grave. Lì per lì pensai a un guasto dell’auto, ma poi si scoprì che l’impianto era stato messo fuori uso ad arte“.

Questo un'episodio, ma poi ci sono le lettere di minaccia "vecchio stile":

"Non erano scritte al computer o a macchina ma proprio con le lettere ritagliate dei giornali… come si faceva un tempo! All’inizio non mi arrivavano a casa, ma nell’ufficio di produzione, quindi stavo piuttosto tranquillo, poi una sera è avvenuto il peggio".

Infine l'episodio peggiore:

"Ero rientrato tardi, varco il cancello della mia abitazione e all’improvviso degli uomini armati di pale cominciano a battere sugli sportelli, sui vetri per tirarmi fuori. La prima botta era talmente forte che ho pensato a uno sparo di pistola… Sono rimasto intronato per un attimo, poi ho cominciato a fare avanti e indietro per trovare una via di fuga, ero disorientato, non sapevo più neanche io cosa stavo facendo. Sarà stata mezzanotte, mi diressi subito dai carabinieri di zona".

Poi ci sono le donne al limite della follia:

"Una donna mi perseguitava perché voleva un figlio da me e un’altra, una russa, mi ha pedinato fino a poco tempo fa e lo sa perché? Si è fissata che vuole il mio sperma!"


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