Galaad Edizioni presenta “Tempi simultanei. Libri e viaggi di uno scrittore”

02 Febbraio 2012   16:16  

Esce per Galaad Edizioni di Giulianova “Tempi simultanei. Libri e viaggi di uno scrittore”, un volume firmato a quattro mani dal romanziere Gian Luigi Piccioli e dal giornalista Simone Gambacorta.

“Tempi simultanei” è una lunga intervista nella quale Piccioli, sospinto dalle domande di Gambacorta, ripercorre il suo lungo e fecondo cammino nella narrativa e nella cultura italiane, senza trascurare il suo amore per l’Africa e senza tacere di amici come Primo Levi e Guglielmo Petroni, Attilio Bertolucci e Raffaele Crovi, Niccolò Gallo e Arnoldo Mondadori, Cesare Zavattini e Leonardo Sinisgalli. Introdotto da un puntuale saggio firmato da Gambacorta, il libro contiene un’intervista che Alberto Moravia rilasciò a Piccioli nel 1985 e due documenti su Zavattini.

«Scrittore e inviato speciale – scrive nella nota introduttiva Simone Gambacorta - Gian Luigi Piccioli è un viaggiatore che ha esplorato i territori della creatività letteraria e le latitudini magiche e misteriose dell’Africa, del Vicino ed Estremo Oriente e dell’America Latina. Dal suo osservatorio a cavallo tra due millenni, Piccioli ha raccontato i tempi diversi e simultanei della sua epoca, e nei suoi romanzi ha affrontato i temi dell’industria, del potere, dell’infanzia, della natura e della storia, arrivando a riflettere sulla nascita dell’idea stessa di Europa e sui rapporti tra scienza e conoscenza. Testimone di una stagione culturale che gli ha permesso di dialogare con personalità di prima grandezza, in questo libro Piccioli “cede” alle mie insistenze giornalistiche, e con la misura che gli è propria schiude le porte della sua officina intellettuale e della sua esperienza di uomo intorno al mondo».

 

Gian Luigi Piccioli - Di origine abruzzese, è nato a Firenze nel 1932 e vive a Roma. Ha lavorato a lungo all’Eni con Enrico Mattei. Come narratore ha pubblicato: “Inorgaggio” (Mondadori, 1966); “Arnolfini” (Feltrinelli, 1970); “Epistolario collettivo” (Bompiani, 1973); “II continente infantile” (Editori Riuniti, 1976); “Olofìn e la tribù dei cacciatori” (Lisciani e Zampetti, 1978); “Sveva” (Rusconi, 1979); “Viva Babymoon” (Bompiani, 1981); Tempo grande (Rusconi, 1984); “II delitto del lago dell’Eur” (Camunia, 1987); “Cuore di legno” (Rizzoli, 1990); “Favole proibite (e altre favole)” (Arlem, 1998); “L’erba di Auschwitz cresce altrove” (Arlem, 2000); “La Pescarina. L’età del cambiamento” (Esa, 2005); “Safari alla bambola rossa. Racconti paralleli e racconti reportage di persone e animali” (Carabba, 2007); “Tesi di laurea” (Carabba, 2010). Ha firmato reportage dall’Europa, dall’Africa, dalle Americhe, dal Vicino e dall’Estremo Oriente. Alcuni sono raccolti in volume, come “Una Cina per il 2000” (Ecos, 1980), che probabilmente è il primo reportage italiano tradotto in cinese, e “Viaggio nel mestiere Saipem” (Kappagraph, 1980).

 

Simone Gambacorta - Nato nel 1978, vive a Teramo. È giornalista, lavora nel settore Comunicazione e cultura della Banca di Teramo Bcc e si occupa di libri per la carta stampata, in televisione e nel web. Dal 2006 giurato del Premio Teramo per un racconto inedito, nel novembre 2011 è stato chiamato a dirigerlo e ne è stato nominato Segretario. Socio della Deputazione abruzzese di Storia Patria e Socio dell’Istituto abruzzese di storia musicale, tra il 2006 e il 2008  ha diretto a Teramo le tre edizioni del Festival letterario Lib[e]ri. Nel 2010 ha ricevuto il Premio Flaiano per la critica. È docente a contratto nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo (aa 2011-12). Ha pubblicato, fra gli altri, “Short reviews. Note minime di un cronista letterario” (Galaad, 2009) e “Amici e poeti” (Duende, 2011).


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