Genitori di Filippo Turetta, lontani dal carcere: il peso della pressione mediatica

30 Novembre 2023   18:28  

"Il rifiuto del colloquio, la casa diventata meta di tour morbosi e la strategia difensiva"

Dopo l'arresto di Filippo Turetta, la famiglia si è ritirata dalla scena mediatica, sfuggendo a fotografi e telecamere nella loro casa a Torreglia, divenuta oggetto di selfie per i curiosi. La pressione mediatica è così intensa che i genitori, Nicola Turetta ed Elisabetta Martini, hanno rinunciato al primo incontro in carcere con il figlio, programmato per ieri mattina. Il legale Giovanni Caruso ha comunicato la decisione alla direzione del carcere Montorio, spiegando che la famiglia ha bisogno di più tempo per affrontare emotivamente l'incontro e prepararsi adeguatamente, anche sotto il profilo psicologico.

È Filippo Turetta stesso che aveva richiesto l'incontro con i genitori subito dopo essere stato rinchiuso nel carcere di Verona. La richiesta è stata accolta, ma i genitori non si sono presentati, annunciando che avrebbero rinviato l'incontro. Nel pomeriggio, il solo pool di legali, composto da Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, è giunto nel carcere per discutere la strategia difensiva. La famiglia potrà incontrare Filippo in un secondo momento, nei prossimi giorni o settimane, come stabilito dal magistrato, ma al momento la data rimane lontana.

La famiglia e gli avvocati di Turetta mirano a evitare l'esposizione mediatica e a posticipare una possibile richiesta di esame sulle condizioni psichiatriche del giovane. La questione della perizia è cruciale in quanto legata al nodo della premeditazione nell'ambito dell'inchiesta.


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