Già Finito il Sogno di Alexis Tsipras e Della Grecia che Si Arrende Alla Nuova Troika

23 Febbraio 2015   06:55  

ATENE - è già finito il sogno di Alexis Tsipras, neo presidente "rivoluzionario" greco che dalla sinistra avere a vinto le elezioni neanche 30 giorni fa.

Era il 25 gennaio quando il leader di Syriza, il suo partito uscito vincitore alle urne con la promessa di abolire l'austerità dell'eurogruppo imposta in cambio di aiuti economici.

Della Troika (UE, BCE e FMI) aveva detto, "É un'istituzione che non riconosciamo e non metterà più piede ad Atene", ma poi il "fuggi fuggi" dei grossi capitali bancari dalla Grecia pare aver avuto la meglio.

Tsipras ha dovuto rinunciare al suo cavallo di battaglia in nome del governo reale del paese,
("senza un accordo, da oggi avremmo dovuto imporre controlli alla circolazione di denaro e il paese sarebbe collassato ", racconta uno dei negoziatori del Partenone). E stamattina formalizzerà la retromarcia "forzata" inviando per approvazione a Ue, Bce e Fmi - alias la vecchia Troika - il piano di riforme del governo, l'ultima carta per tenere Atene in Europa.

"É la prima volta dal 2010 che siamo in grado di decidere noi come salvare il paese senza farci imporre la ricetta da altri. Non taglieremo le pensioni e non alzeremo l'Iva", ma ora c'è grande scetticismo anche interno verso il nuovo governo greco.

Cambiano i nomi, ma non la sostanza, il nuovo documento di riforme che sarà mostrato oggi a Bruxelles ricalcherebbe in pieno il vecchio memorandum con lotta alla corruzione, deregulation, riforma del pubblico impiego, guerra totale a oligarchi, burocrazia, cartelli ed evasori fiscali e persino un impegno a non bloccare le privatizzazioni.

Quello che manca è il coraggio delle promesse elettorali che hanno convito i greci a votarlo, manca la spavalderia delle riunioni di questo mese con l'eurogruppo e manca completamente il sogno di una ripartenza senza lacrime e sangue che Alexis Tsipras aveva spergiurato di poter attuare.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore