Grande attesa, forse come mai prima d'ora, per le elezioni europee che il prossimo 25 maggio andranno ad affiancare in Abruzzo le regionali e le amministrative in vari Comuni.
La questione Europa non può non essere sentita, dunque, anche nella nostra regione, ed al contempo sono ben numerose le problematiche da esporre all'Unione sia ricorrendo al governo regionale sia direttamente in sede di Commissione.
Assai chiare, a tal proposito, le idee dell'assessore regionale uscente di FI Gianfranco Giuliante: "Dobbiamo ricominciare a combattere una battaglia, anche se personalmente non ho mai smesso di farlo. In particolare trovo sia stato commesso un atto vandalico in merito alla disparità di trattamento verso i cittadini in merito al bollo auto: alcuni lo hanno pagato, altri non lo hanno fatto perché il momento del pagamento e quello della sua sospensione non sono stati simultanei. Credo che quanti lo hanno pagato possano essere messi in condizione di recuperare, con una restituzione o tutt'al più con una diminuzione delle prossime tasse di bollo da pagare, da ottenere non tramite una legge ordinaria, bensì per mezzo di un decreto legge approvato dal governo".
"Detto questo, ritengo sia essenziale la battaglia sull'Europa" - ha aggiunto Giuliante - "e dopo essere venuti al corrente delle polemiche per quella che è stata definita una congiura contro il governo Berlusconi e l'italia, emerge un dato inequivocabile: se da un lato, infatti, America ed Unione Europea si accusano a vicenda, dall'altro non si può negare che ciò sia successo. Non è possibile dover essere in un sistema che cerca di condizionare con metodi non accettabili il governo legittimo di un paese".
"E' un'Europa che non ci interessa" - ha poi concluso l'esponente FI - "così come non ci interessa quell'Europa che dà alle banche lo 0,5% del denaro affinché sia circuitato allle piccole e medie imprese, mentre in realtà questo viene utilizzato dagli istituti per acquistare altri bot e salire di 5/6 punti. Dobbiamo quindi assolutamente essere rappresentati affinché cambino tali condizioni".
