Gianluca Vacca su Lolli: "Non rinviato a giudizio, ma indagato. L'anima candida del Pd è salva"

09 Gennaio 2013   16:06  

"I cavilli e i dettagli in Italia sono importanti, si sa, possono modificare l'ordine delle cose, soprattutto in politica. Così il plurideputato Lolli, giustamente, quando ha letto che Beppe Grillo ha osato inserire il suo nome tra i candidati del PD che hanno avuto intralci con la giustizia, scrivendo sul suo blog che il plurideputato sarebbe stato rinviato a giudizio per favoreggiamento, e poi prescritto, sicuramente sarà saltato sulla poltrona: si è quindi sentito in dovere di smentire Grillo e accusarlo di dire fandonie, soprattutto per amore della verità..."

A parlare è Gianluca Vacca, candidato alle politiche del 2013 nelle future liste del Movimento 5 stelle.

"Infatti il plurideputato, sicuramente un esponente del nuovo corso di rinnovamento messo in atto dal PD, non è stato rinviato a giudizio poiché, da quello che si apprende dai giornali, il Gip non fece in tempo ad esprimersi in merito alla richiesta di rinvio a giudizio del PM. L'accusa era "limitata al favoreggiamento", così avrebbe detto Lolli: il plurideputato, secondo i PM, avrebbe avvisato un dirigente della CGIL di avere il telefono sotto indagine, all'interno di un'inchiesta scandalosa come quella di presunti illeciti e casi di corruzione nella gestione degli aiuti umanitari italiani durante la vicenda del Kosovo. Quindi, il plurideputato non è stato realmente rinviato a giudizio, essendo intervenuta la prescrizione per scadenza dei termini (ah beata prescrizione...), ma è stato SOLO indagato con richiesta da parte del PM di rinvio a giudizio. Gli abruzzesi sono così attenti da capire la sostanziale differenza, e ringraziano il plurideputato per la precisazione. L'anima candida del PD è salva (almeno in Abruzzo)! http://gianlucavacca.blogspot.it/2013/01/la-prescrizione-del-plurideputato-lolli.html"


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