"La globalizzazione e' un'opportunita' ma puo' essere anche un rischio". Cosi' il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha introdotto, questa mattina, a Pescara, nella sede di viale Bovio, la presentazione del Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEAG), uno strumento comunitario che interviene direttamente a favore dei lavoratori in esubero in conseguenza dei mutamenti sopraggiunti nella struttura del commercio mondiale anche a seguito della liberalizzazione dei mercati su scala internazionale.
Con questo Fondo, attivato su iniziativa del Presidente della Commissione Europea, Jose' Barroso, i lavoratori in esubero vengono aiutati ad essere reinseriti nel mondo del lavoro attraverso dei piani di reintegro personalizzati ma anche sostenuti attraverso un'indennita' mensile che si aggira sulle 700-800 euro e che si cumula con altre misure di sostegno statali. Ad illustrare, nel dettaglio, azioni e criteri connessi all'intervento, e' stata la parlamentare europea, Barbara Matera, relatrice permanente del Fondo.
"Si tratta di una misura di solidarieta' - ha sottolineato Chiodi - che finora e' stata sfruttata assai poco dal nostro Paese ed invece rappresenta davvero una grossa opportunita' per l'Abruzzo visto che non sono poche le situazioni di disagio dei lavoratori del nostro territorio. Invito, percio', con forza, organizzazioni sindacali e datoriali di questa regione ad attivarsi con tempestivita' nella divulgazione tra i propri iscritti di questo importante strumento comunitario perche', solo attraverso le loro istanze, potranno poi essere attivate le procedure di accesso al Fondo". Il FEAG e' accessibile sia in caso di un esubero minimo di 500 unita' lavorative sia nel caso in cui il numero degli esuberi sia inferiore alle 500 unita' lavorative quando ad essere interessati sono mercati del lavoro di piccole dimensioni o in circostanze eccezionali che evidenziano un'incidenza molto grave su un'economia globale.
I destinatari del Fondo sono ovviamente i cittadini europei ma ad attivarlo e' lo Stato membro o gli Stati membri interessati dagli effetti negativi della globalizzazione. Le azioni messe in campo, come ha spiegato la stessa Barbara Matera, si riferiscono alla formazione professionale, all'apprendimento e quindi alla promozione dell'auto-imprenditorialita', con particolare attenzione ai lavoratori sfavoriti o piu' anziani che, diversamente, rischierebbero di rimanere esclusi dal mercato.