Una domenica di svago si trasforma in tragedia sulle montagne abruzzesi: un malore improvviso stronca la vita di un uomo di 57 anni.
Una gita all’aria aperta, organizzata per trascorrere qualche ora in compagnia e serenità, si è conclusa in modo drammatico a Villetta Barrea, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Il protagonista della tragedia è Marco Cruciani, 57 anni, originario di Roma ma residente a Guidonia, che si trovava nel rifugio Colle Cieco con amici e familiari, tra cui il figlio, per godersi una giornata immersi nella natura.
Dopo il pranzo, l’uomo aveva deciso di unirsi a una partita amatoriale di calcio, giocata in modo conviviale insieme a coetanei e giovani presenti. All’improvviso, però, Cruciani ha avvertito un malessere e si è accasciato al suolo, suscitando panico tra i presenti. I primi a prestare soccorso sono stati proprio i suoi amici e familiari, che hanno cercato di rianimarlo mentre veniva allertato il 118.
Pochi minuti dopo è atterrato un elicottero dell’emergenza sanitaria proveniente da L’Aquila, ma le condizioni dell’uomo sono apparse critiche fin da subito. Nonostante i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale medico, per Marco Cruciani non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto, sotto gli occhi increduli e sconvolti della sua comitiva.
L’accertamento medico ha confermato che il decesso è avvenuto per cause naturali, attribuite a un arresto cardiaco improvviso. La Procura di Sulmona, prontamente informata dell’accaduto, ha disposto la restituzione della salma ai familiari, non ritenendo necessario disporre l’autopsia. Le forze dell’ordine, coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro guidati dal capitano Giuseppe Testa, hanno svolto gli accertamenti di rito.
La notizia ha generato profondo cordoglio nella comunità locale e tra i conoscenti dell’uomo, descritto come una persona socievole, serena e legata alla famiglia. Il suo ultimo giorno, trascorso tra natura, sport e affetti, si è concluso in modo tragico e inatteso, lasciando un vuoto immenso tra i suoi cari.