Giornata della memoria e le parole della partigiana Marturano

L'Abruzzo ricorda l'Olocausto

27 Gennaio 2009   13:20  

Ventisette gennaio 1945, le porte del campo di sterminio nazista di Auschwitz si aprivano all’Armata rossa che metteva fine al terribile sterminio che per anni aveva annientato milioni di ebrei, prigionieri di guerra sovietici, polacchi, slavi, dissidenti politici, rom e sinti, disabili, omosessuali e testimoni di geova.
Oggi, a sessantaquattro anni dalla fine dell’olocausto, la Provincia dell’Aquila ha rinnovato il ricordo di quel dramma celebrando la giornata della memoria rivolgendo ancora una volta l’attenzione alle nuove generazioni, affinchè tutti sappiano e nessuno dimentichi.
Alla giornata hanno partecipato Giovanna Marturano, partigiana medaglia di bronzo al valor militare, unica superstite della sua famiglia del fascismo, dopo l’adesione al partito comunista; e Alex Santino Spinelli, musicista e compositore rom italiano.
Al concorso rivolto alle scuole hanno partecipato undici istituti superiori della provincia con oltre 400 studenti coinvolti, più del doppio dei partecipanti della scorsa edizione.
La V A dell’istituto Colecchi dell’Aquila con l’elaborato multimediale www. atlantememoria.it si è aggiudicata il primo premio, un viaggio studio presso il campo di concentramento di Auschwitz.

Interviste a Giovanna Marturano e Alexian Santino Spinelli.

(MS)

DACIA MARAINI A PESCASSERROLI: I CAMPI DI CONCENTRAMENTO ESISTONO ANCORA

"Dobbiamo lavorare molto, perche' i campi di concentramento, anche se diversi, esistono ancora oggi, basti pensare a quelli russi dove sono rinchiusi i ceceni, oppure alla prigione Usa di Guantanamo dove i prigionieri venivano torturati, o a quelli dove stanno i palestinesi. L'essere umano e' sacro e in quanto tale non puo' subire confinamenti di sorta per motivi politici o etnici". Lo ha detto Dacia Maraini questa mattina al Teatro tenda di Pescasseroli, durante l'incontro con gli studenti, organizzato in occasione del "Giorno della memoria". "La memoria - continua la scrittrice - e' il nostro bene piu' prezioso, il luogo dove si elabora il rapporto tra il passato e il futuro. Noi non possiamo affrontare il futuro se non abbiamo ben dentro di noi un rapporto di giudizio rielaborato grazie alla coscienza". Ricordando il suo passato Maraini ha raccontato la storia che l'ha vista coinvolta. "Io stessa - dice rivolgendosi alla platea - fui rinchiusa con la mia famiglia in un campo di concentramento in Giappone perche' ci rifiutammo di firmare l'adesione alla Repubblica di Salo'. Ancora oggi sono orgogliosa di questa decisione che prese mio padre, nonostante le enormi sofferenze alle quali tutti fummo sottoposti. Ogni giorno, dopo il controllo numerico, armi in pugno ci raccontavano come saremmo stati uccisi nel caso avessero vinto la guerra. Ogni giorno era composto da ore che scandivano il terrore". Dacia Maraini, infine ha risposto ad alcune domande che gli stessi studenti le hanno posto, soffermandosi sulla metodicita' dello sterminio. "Quello che sconvolge dei campi di sterminio - ha detto - e' l'organizzazione sistematica attraverso la quale furono uccisi milioni di persone tra ebrei, comunisti, zingari, omosessuali e disabili, una scientificita' della morte. A quelli che rimasero in vita gli fu strappata l'anima con l'annullamento psicologico".

CHIETI: MEDAGLIE D'ORO A NOVE DEPORTATI

Medaglia d'onore a nove cittadini della provincia di Chieti deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. La cerimonia, svoltasi questa mattina in Prefettura, e' avvenuta in concomitanza con la Giornata della Memoria, istituita per non dimenticare gli orrori e la barbarie nazifascista. Il prefetto Vincenzo Greco ha consegnato le onorificenze sulla base della decisione del comitato che ha operato presso la presidenza del consiglio dei ministri per individuare gli aventi diritto. La medaglia e' stata quindi assegnata ad Antonio Pantaleone Cosenza di Roccascalegna, Feliciano Ottaviani di Chiasso, Stefano Donato Del Re di Pollutri, Edmondo Artese di San Salvo, Nicola Romagnoli di Atessa, Achille Iezzi di San Giovanni Teatino, ai famigliari dei deceduti Nicola Iannucci di Pollutri, Domenico Di Paolo di Fossacesia e Francesco Guerrini di Roccascalegna. "Questo vuol essere un riconoscimento teso a ricordare e onorare il sacrifici di chi fu privato della liberta' - ha detto il prefetto Greco - un riconoscimento della dignita' che la Repubblica italiana attribuisce a questi cittadini che respinsero gli allettamenti tesi a renderli complici dei loro oppressori. La cerimonia della consegna delle medaglie d'onore, disposta con decreto del presidente della Repubblica del 18 aprile 2008 - ha concluso il prefetto - cade nel giorno della celebrazione della Giornata della Memoria, il cui significato e' quello di legarsi ai principi della Costituzione che hanno ispirato la ricostruzione nel segno della liberta

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore