Giovane aquilano muore alle Canarie. Forse rapina finita male

20 Maggio 2012   13:16  

Un giovane aquilano, Roberto Bonura, figlio dell'avvocato Angelo, ex vice sindaco, è morto alle isole Canarie, dove si trovava in vacanza per festeggiare il suo trentesimo compleanno, il 9 maggio.

Le circostanze della morte sono ancora tutte da chiarire, tra le ipotesi c'è la rapina finita male.

La famiglia di Roberto aveva già subito un grave lutto, nel terremoto morì la madre del giovane, Nadia Ciuffini.

Il giovane sarebbe stato ritrovato in acqua senza portafoglio. La morte potrebbe essere avvenuta tra ieri e l'altroieri, visto che il padre non riusciva a mettersi in contatto con lui da un paio di giorni. Angelo Bonura, tra l'altro, aveva trascorso la prima parte della vacanza con il figlio, per tornare all'Aquila la scorsa settimana. Appena appreso del dramma, ha preso il primo aereo disponibile per raggiungere le isole spagnole.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE SANTILLI E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

"Sono senza parole". Così il Presidente del Consiglio Provinciale dell'Aquila Filippo Santilli in merito alla notizia della morte del giovane Roberto Bonura. "Frequentavo Roberto ormai da due anni vedendolo quasi tutti i giorni, visto che era un dipendente del Consiglio provinciale. Mi aveva parlato tante volte dei problemi che lo avevano accompagnato negli ultimi anni, ma ho notato in lui sempre quella voglia di riscatto e di guardare la vita con il sorriso - afferma il presidente Filippo Santilli - nel lavoro era sempre preciso e puntuale, svolgendo con passione tutto quello che aveva di fronte. Esprimo quindi, a nome mio, dell'intero Consiglio Provinciale e di tutti i dipendenti, il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Roberto, stringendomi attorno in particolar modo al papà Angelo. Ora Roberto - conclude Santilli - potrà riabbracciare finalmente la sua amata mamma".

IL CORDOGLIO DI STEFANIA PEZZOPANE

Roberto Bonura non c’é più. Sono sconvolta e addolorata dalla perdita di un ragazzo straordinariamente bello e buono. Lo ricordo in Provincia, dove lavorava da anni. Sin da allora aveva dimostrato una serietà e un amor proprio incredibili. Anche quando il terremoto gli ha rubato sua madre, aveva continuato, pur con un dolore inarrestabile, a dimostrare agli altri quanto valesse. La sua morte è drammatica, lontano da casa, per festeggiare i sui 30 anni, ha incontrato chi non doveva incontrare. Ce lo hanno rubato. Mi stringo a suo padre Angelo e ai suoi fratelli Cinzia e Adolfo. Io non lo dimentichero’ mai.


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