Giovane ricercatrice morta in Scozia, aperta raccolta fondi per Borsa di Studio

23 Settembre 2019   12:53  

La Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita ONLUS piange la prematura scomparsa di Stefania Spanò, giovane ricercatrice di origini molisane, vissuta a Pescara, dove aveva frequentato il Liceo Classico “G. D’Annunzio”, laureata in Scienze Biologiche all’Università di Bologna e formata al Negri Sud negli anni ’90, dove aveva conseguito il PhD della Open University e trovato il compagno della vita, Massimiliano Baldassare.

Stefania si era aggiudicata una borsa di Studio della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e studiava i meccanismi molecolari che stanno alla base dei sistemi di trasporto intra-cellullare. Nel 2006, terminato il dottorato, Massimiliano e Stefania partono per l’Università di Yale, CT, USA, dove trascorreranno 9 anni della loro vita. E dove nascerà la loro unica figlia, Isabella. L’ambiente cosmopolita e ricco di spunti intellettuali è favorevole per la loro crescita professionale. Stefania è determinata e pur rimanendo nell’ambito della biologia cellulare decide di focalizzarsi sullo studio delle interazioni molecolari tra batteri e cellule infettate. In particolare lo studio del batterio Salmonella Typhi, l’agente della febbre tifoidea. Stefania si distingue con pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali.

Nel 2013 Massimiliano e Stefania si trasferiscono ad Aberdeen, Scozia, per un nuovo lavoro. Stefania aveva ottenuto la carica di Senior Lecturer, all’Università di Aberdeen, divenendo poi rapidamente Professore Ordinario di Microbiologia, e co-direttore del programma di Microbiologia e Immunologia. Inoltre aveva fondato e dirigeva un nuovo centro universitario per lo studio dei batteri e della loro interazione con l’uomo. Da poco aveva ottenuto un prestigioso grant europeo, ERC, raggiungendo grandi progressi.

Purtroppo Stefania Spanò è improvvisamente venuta a mancare il 3 settembre us, per un aneurisma cerebrale, a 47 anni.

Il marito, Massimiliano Baldassarre, anche lui ex ricercatore del Negri Sud e suo compagno di vita e di lavoro, ha espresso il desiderio di istituire una borsa di studio a lei intitolata, da assegnare ad una giovane ricercatrice abruzzese o molisana, sicuro che in questo modo si rispetterà la volontà della moglie, che non aveva mai dimenticato i primi anni trascorsi al Negri Sud e la spinta internazionale e di conoscenza che ne aveva avuto. Un altro generoso dono di questa giovane donna, scienziata, che, morendo, ha donato i suoi organi ma anche moglie e madre esemplare.

La cerimonia funebre si svolgerà mercoledì prossimo, 25 settembre, alle ore 15, al Museo delle Genti d’Abruzzo, via delle Caserme, 24, Pescara.
La raccolta fondi online è aperta sulla pagina Facebook della Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita https://www.facebook.com/donate/511787109388687/ e sul sito della Fondazione www.abruzzoscienza.it

Grazie!


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